Comuni sardi allo stremo per i rincari. Dai sindaci il grido di allarme in Consiglio regionale
L’aumento generalizzato dei prezzi sta mettendo a dura prova la tenuta dei governi locali. I Comuni devono chiudere i bilanci dell’anno corrente e fissare i previsionali del 2023, ma, a conti fatti, mancherebbero 60 milioni, ovvero 150mila euro per ciascuno municipio. Gli amministratori locali non vogliono incorrere all’insolvenza e, riuniti nelle associazioni Anci, Asel, Aiccre e Cal, hanno chiesto un incontro urgente in Consiglio regionale.
Ad ascoltarli, tutti i capigruppo del parlamento sardo. Tra i presenti, i primi cittadini dei centri più grandi, come Cagliari, con Paolo Truzzu, e Nuoro, con Andrea Soddu, e di quelli più piccoli: Sanluri, con Alberto Urpi, e Fonni con Daniela Falconi. Poi i consiglieri, il presidente del Consiglio Michele Pais e l’assessora all’Industria Anita Pili hanno annunciato la convocazione di un tavolo tecnico, a cui prenderà parte anche l’assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino.
“I nostri Comuni sono al collasso – ha detto Maria Paola Secci, sindaca di Sestu e presidente del Cal -. La situazione è drammatica a causa dei rincari energetici: imprese, famiglie ed enti locali sono stremati da una situazione che era già difficile per gli effetti della pandemia, abbiamo chiesto ai consiglieri e alla Giunta dei trasferimenti di fondi per aiutarci”. I provvedimenti, per gli amministratori, andranno inseriti nella legge omnibus, di cui al momento si conosce l’approvazione in Giunta ma non il testo né le cifre.
Un momento dell’incontro in Consiglio.
“Chiediamo che nella omnibus siano presi provvedimenti adeguati – ha sottolineato il presidente dell’Anci, Emiliano Deiana -. Ovviamente ci aspettiamo un intervento anche a livello nazionale, solo un dato: l’Anci ha chiesto un miliardo di euro per tutti i Comuni italiani in modo da poter impostare i bilanci 2023″.
Alle prese con i rincari che si prevedono ancora più pesanti nella stagione invernale, anche il Comune di Fonni. “Fino ad ora ci è venuto in soccorso il meteo – ha commentato Daniela Falconi, la sindaca – ma dalla prossima settimana dovremo accendere i riscaldamenti, in particolare negli edifici scolastici”. “Se per noi è difficile chiudere il 2022, sarà ancora più difficile impostare i bilanci del 2023 – ha concluso Paolo Truzzu, sindaco del capoluogo e della Città metropolitana di Cagliari -. Abbiamo chiesto al Consiglio di tenere insieme i bisogni di famiglie, imprese ed enti locali”.