Vertenza Camù, proteste dei lavoratori. Il Comune: “Compensi già pagati”

“L’assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari ha pagato regolarmente i compensi per le prestazioni effettuate da Camù entro una settimana dalla presentazione dei rendiconti finanziari da parte del Consorzio”. È la risposta dell’amministrazione comunale alle proteste di una trentina di dipendenti sui pagamenti culminate nella proclamazione dello sciopero di venerdì prossimo. “Camù – questa la replica del Comune – avrebbe potuto pagare le retribuzioni ai propri lavoratori in modo regolare. Tali liquidazioni attenevano ai seguenti mesi: settembre, ottobre, novembre, dicembre 2021 e gennaio febbraio, marzo 2022. Per quanto attiene ai mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e agosto 2022 il servizio Cultura del Comune di Cagliari, sostituendosi al Consorzio Camù, ha pagato direttamente i dipendenti secondo le disposizioni e nei termini di legge. A seguito del potere sostitutivo da parte dell’Amministrazione Comunale si è reso necessario affidare la gestione dei servizi culturali ad altri operatori economici, al fine di salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti di Camù”.

Nessun lavoratore – precisa l’assessorato – ha perso il posto di lavoro: i lavoratori sono stati regolarmente pagati con il contratto Federculture o con un contratto equivalente che garantisca pari dignità economica e giuridica. “L’amministrazione comunale di Cagliari – dichiara il dirigente del servizio cultura, Marco Zedda – non solo ha attivato l’azione sostitutiva sugli stipendi a tutela dei dipendenti, ma sta anche lavorando a un cambio di modello di gestione per il quale sono necessari almeno due, tre anni”.