Cagliari, i pompieri con torce e cani tra le macerie dell’aula magna
I vigili del fuoco al lavoro tra i resti del caseggiato, col supporto di torce e cani, per cercare possibili feriti. Dalle prime verifiche non risultano dispersi.
Ore di verifiche e ricerche, andate avanti sino a tarda notte, per poter escludere totalmente la presenza di persone sotto le macerie dell’aula magna, crollata in via Trentino a Cagliari, che ospita anche i laboratori di lingue straniere. I Vigili del fuoco del comando provinciale di Cagliari sono arrivati verso le ventidue e, dopo aver transennato tutta l’area hanno iniziato, col supporto delle torce e delle unità cinofile, a cercare possibili feriti o dispersi. Le prime verifiche hanno dato fortunatamente esito negativo, e anche i pompieri hanno avuto la conferma che, al momento del crollo, l’edifico fosse già sbarrato da un paio d’ore. Mentre controllavano sotto ogni singolo sasso e frammento di cemento, i carabinieri hanno raggiunto la zona della casa dello studente per cercare di essere messi in contatto con il responsabile dell’apertura e della chiusura dell’aula magna. Le indagini andranno avanti nei prossimi giorni, bisogna capire anche se fossero arrivate, o meno, segnalazioni da parte degli universitari o dei docenti su possibili crepe nei soffitti o nelle pareti.
Le immagini scattate all’interno di ciò che resta dell’edificio sono impressionanti: si vede il tetto sprofondato dentro l’aula magna, poi è tutto un tappeto continuo di macerie. Se il crollo fosse avvenuto qualche ora prima, il bilancio non sarebbe solo di danni ingenti ma anche di feriti o, peggio ancora, morti. Un possibile scenario che fa rabbrividire, e il fatto che il rettore Francesco Mola abbia parlato apertamente di un crollo “inspiegabile, non avevamo avuto nessuna avvisaglia”, fa ben capire che si tratta di pura casualità se le ambulanze, arrivate a sirene spiegate in via Trentino, alla fine sono ripartite vuote.