Rassegna Stampa

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Cagliari, addio trattori e giostre: alla Fiera la cittadella dell’innovazione tecnologica da 600 pos

Fonte: web Castedduonline.it
11 ottobre 2022

Cagliari, addio trattori e giostre: alla Fiera la cittadella dell’innovazione tecnologica da 600 posti di lavoro

In viale Diaz un Innovation Hub da centinaia di posti di lavoro. Consulenza e sostegno finanziario alle start up col coinvolgimento di Crs4, Sardegna Ricerche, Distretto aerospaziale e The Net Value. Previsti anche un hotel e un polo Expo&Convention. Niente case e supermercati. Il piano presentato al Comune di Cagliari

 

Tramontata l’era delle esposizioni dei trattori, dei macchinari agricoli e delle giostre alla Fiera arrivano le start up dedicate all’innovazione tecnologica. Una cittadella dell’innovazione nascerà in viale Diaz e sarà capace di creare, secondo gli studi, oltre 600 posti di lavoro coinvolgendo Crs4, Sardegna Ricerche e il Distretto aerospaziale. Poi spazio a un hotel e a un centro congressi, ma niente case e nemmeno supermercati. E’ il futuro della Fiera, dopo gli anni della crisi, messo nero su bianco in un piano presentato oggi al Comune di Cagliari. Un progetto che punta su «Tech e Innovation» per far vivere viale Diaz 365 giorni l’anno.

Oggi la commissione Urbanistica (presidente Antonello Angioni) è stata dedicata all’analisi dei possibili sviluppi del quartiere fieristico anche alla luce dello studio di supporto effettuato dalla società Sinloc nell’ambito del progetto di riqualificazione del compendio. In commissione sono stati ascoltati Cristiano Erriu, segretario generale della Camera di Commercio, e Gianluigi Molinari, presidente del Centro Servizi Imprese (che ha incorporato l’Azienda Speciale Fiera Internazionale della Sardegna).


La nuova Fiera. Per la rinascita del quartiere di viale Diaz la funzione più importante ipotizzata è quella che mira a realizzare un Innovation Hub, un nuovo insediamento di attività Innovative, Trasferimento Tecnologico e start-up & entrepreneurship, facilitando la cooperazione e il coordinamento dei soggetti sardi che operano nel settore. Spazio anche Expo & Convention, sì all’hotel, ma niente supermercati e nemmeno abitazioni. È fondamentale invece prevedere l’insediamento di servizi urbani ed è da valutare possibilità che una parte delle aree diventi semi pubblica, ma con accessibilità controllata.

Prevista la demolizione di 155 mila metri cubi di vecchi padiglioni, mentre 2 mila e 500 mc dei padiglioni vincolati resteranno in piedi. Verranno realizzati 35 mila mc di nuova edificazione, tra queste l’hotel e il polo Expo&Convention.  “Costituisce un importante tassello nell’ambito della riqualificazione del fronte mare della città”, spiega Antonello Angioni, presidente della commissione Urbanistica, “nella prospettiva di riavvicinare Cagliari al suo mare, restano da approfondire gli aspetti legati ai volumi edilizi, alle singole destinazioni e alle architetture”.

I costi. Quindici milioni di euro serviranno per la demolizione e la riqualificazione dell’esistente (i 3 padiglioni vincolati che saranno ristrutturati). Previsto un centro direzionale con edificio amministrazioni e pavimentazioni esterne (9 milioni di euro), il centro Expo e Convention tra che tra area espositiva, area congressuale e copertura andrà a costare 20 milioni di euro. Poi ci sono le aree esterne. Qui tra pavimentazioni e illuminazione, viabilità, passerella pedonale, opere stradali e percorso pedonale, si andranno a spendere 16 milioni di euro. Altri 10 i milioni previsti per il parcheggio. L’investimento complessivo stimato, comprensivo di imprevisti, spese e costi accessori, è pari a 82,3 milioni di euro. La riqualificazione del quartiere espositivo di Cagliari potrà generare diversi benefici sociali, economici e ambientali: si stima che l’impatto occupazionale totale sarà pari a 639 lavoratori a tempo pieno.

«Tech e Innovation» dunque per il centro di innovazione della Fiera. In pratica una comunità strutturata dedicata allo sviluppo dell’innovazione che raggruppa in una specifica area, tutti i componenti e gli attori che fanno innovazione, come istituzioni del mondo accademico, centri di ricerca e aziende. Per generare effetti positivi sul sistema economico locale, il centro d’innovazione dovrà offrire attività di promozione, formazione, consulenza, ricerca e supporto alle imprese innovative.

Nell’ambito dell’attività di consultazione, sono emersi cinque stakeholder che hanno espresso interesse per l’insediamento di attività e funzioni presso la futura sede dell’Innovation Hub: sono CRS4, Digital Innovation Hub (DIH) Sardegna, Distretto AeroSpaziale della Sardegna (DASS), Sardegna Ricerche e The Net Value (un incubatore certificato della Sardegna che affianca le neo imprese nel loro percorso di crescita).

Tra le funzioni ipotizzate per l’Innovation Hub anche quella di ente di riferimento che sproni l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese della filiera del Turismo, lo Sportello «finanza agevolata» che operi in coordinamento con lo Sportello “Apre” di Sardegna Ricerche e il Business Angels Network di Cagliari per sopperire alla mancanza di investimenti di venture capital e alla domanda di strumenti di finanza agevolata per le imprese. Infine l’Opportunity Hub per abilitare le persone a riconoscere e cogliere le opportunità di lavoro, self employment, sviluppo d’impresa, formazione e il diritto allo studio, con un’attenzione particolare ai giovani. Centro Servizi  Imprese potrà occuparsi dell’attività di promozione e gestione del sito dell’Innovation Hub.