Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Un altro museo della discordia

Fonte: La Nuova Sardegna
29 ottobre 2009

GIOVEDÌ, 29 OTTOBRE 2009

Pagina 2 - Cagliari



Per quello della scienza il Comune propone l’ex istituto industriale Scano



Tra le altre possibilità il liceo Artistico di piazzetta Dettori

PAOLO CAMEDDA
CAGLIARI. La città ha il suo Festival delle scienze, ma il museo - chiesto da sempre dagli studiosi e dagli appassionati - continua a essere un’incompiuta e anche motivo di lite. A sollevare il caso, durante la presentazione della manifestazione, è stato lo stesso Comune.
È stata la dirigente comunale Ada Lai a lanciare una provocazione all’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Valentina Savona. «Da anni parliamo di un’ipotetico museo delle scienze - ha detto - ma ad oggi non è stata ancora trovata una collocazione. Così chiedo all’assessore un confronto e azzardo proporre come sede le officine dell’ex Istituto tecnico industriale Scano, in via Sant’Eusebio, che attualmente fanno parte del Liceo artistico Fois e sono di proprietà della Provincia».
Dal canto suo Valentina Savona ha apprezzato l’apertura del Comune, ma ha espresso le sue perplessità sulla sede suggerita. «Recepisco la proposta - ha affermato - perché fino ad ora non c’è stato un confronto delle istituzioni sull’argomento e non si è mai riunita una commissione per discuterne. Sono però perplessa sulla sede. Non è facile spostare una scuola, tanto più l’unico liceo artistico della Provincia. L’istruzione ha, a mio modo di vedere, sempre la precedenza». C’è poi la questione della spesa per la realizzazione del museo. «Bisogna ricorrere a fondi europei - ha detto Ada Lai - perché i costi sono molto elevati».
Molto critico con le istituzioni il fisico Ugo Galassi. «Il problema non è trovare il luogo dove fare il museo o i finanziamenti - ha detto - ma la mancanza di volontà delle istituzioni. Personalmente potrei indicare almeno altre due potenziali sedi: i locali dell’ex manifattura tabacchi e i fabbricati dismessi del parco di Molentargius. Sono anziano e il mio sogno, come quello degli studiosi della mia generazione, è riuscire a vedere realizzato il museo prima di morire».