Accuse di fascismo in Comune, Picciau: “Ho avuto paura per la mia incolumità”
L’assessora alla Cultura replica all’opposizione: credo che il fascismo rimanga negli atti di chi lo pratica
Continuano a volare stracci al Comune di Cagliari dopo la bagarre che nei giorni scorsi ha portato alla sospensione della seduta di approvazione del bilancio rendendo necessario l’intervento dei vigili urbani per riportare l’ordine in Aula. Se dai banchi dell’opposizione erano piovute le accuse di fascismo rivolte alla Giunta Truzzu, oggi su FB l’assessora alla Cultura Maria Dolores Picciau replica alla minoranza e ribalta l’accusa.
“Credo che il periodo dei totalitarismi sia passato da tempo e che il fascismo rimanga negli atti di chi lo pratica – scrive Picciau che ammette: Ora posso dirlo: ho avuto molta paura anche della mia incolumità”.
“Dopo tre lunghe settimane in cui la sinistra ha fatto ostruzionismo per l’approvazione del bilancio, ieri finalmente siamo arrivati a conclusione con degli importanti investimenti per la città, per il mondo della cultura, con riduzione della tari, e ripristino del bonus spesa – scrive l’assessora -. Due giorni fa abbiamo assistito a uno spettacolo indecoroso, incivile, indegno della sinistra che ha continuato a bloccare con urla, insulti e bugie i lavori. I commessi hanno dovuto chiamare i vigili nel tentativo inutile di rimettere ordine. Siamo stati accusati di essere incapaci, inetti e fascisti. Credo che il periodo dei totalitarismi sia passato da tempo e che il fascismo rimanga negli atti di chi lo pratica. Ora posso dirlo: ho avuto molta paura anche della mia incolumità”.