Crisi di governo, mille sindaci con Draghi: Truzzu non condivide l'appello
CAGLIARI. Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu non condivide l'appello dei mille sindaci a sostegno di Mario Draghi. Undici primi cittadini italiani, da Genova a Firenze, passando per Milano, Bari, Bergamo, Roma, hanno aderito a una lettera aperta per convincere l'attuale premier a restare al governo. Non c'è invece il nome del sindaco Truzzu che definisce il tentativo dei suoi colleghi una sorta di “accanimento terapeutico per mantenere in vita un governo paralizzato da veti e divisioni interne danneggia l’Italia e le stesse comunità locali".
"Noi Sindaci - si legge nella lettera -, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l'azione di governo".
Ma per Truzzu si tratta di un’iniziativa "avviata secondo un’egida istituzionale, ma che è stata proposta esclusivamente ai Sindaci che fanno parte dei partiti che sostengono il governo, sottende chiaramente al contrario una precisa volontà politica di parte", fa sapere.
"I sindaci, infatti, hanno bisogno di certezze e di un quadro istituzionale capace di sostenere gli sforzi inenarrabili a cui sono chiamati quotidianamente.
Quell’appello non è solo sbagliato ma per certi versi 'contro natura' visto che la credibilità e la legittimazione dei sindaci nasce proprio dal consenso diretto che ciascuno di loro ha saputo conquistare.
È giunta l’ora che anche a livello nazionale l’Italia possa finalmente confidare in un governo reso forte e autorevole dallo stesso consenso popolare", conclude Truzzu.