Rassegna Stampa

Il Sardegna

Stadio, un'ombra sulla delibera il Sant'Elia deve attendere ancora

Fonte: Il Sardegna
28 ottobre 2009

L'arena. Sul documento approvato dalla Giunta incombono le modifiche dell'emendamento di Lorrai

Intanto l'opposizione chiede che venga bandito un concorso internazionale di idee

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

L'ombra sullo stadio. La prima delibera è partita. Ma sul documento incombe una rettifica dell'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai. Ben 8 pagine di paletti sulla gara per la concessione dell'area, basate sulla relazione tecnico-amministrativa sullo stadio. Punti fermi come l'impegno formale del Cagliari a disputare le partita in casa nel nuovo impianto e la rinuncia alle volumetrie non utilizzate per lo stadio. Il documento di Lorrai è arrivato in giunta con il numero di protocollo dell'assessorato, ma non è stato votato. Detterà però la linea d'azione se la Regione dovesse dire sì alle richieste del Comune. L'opposizione intanto si muove e chiede un concorso internazionale di idee.
LA DELIBERA votata due giorni fa dalla giunta autorizza il servizio Gestione del patrimonio a avviare le trattative con la Regione per superare le clausole di restituzione o di destinazione pubblica che vincolano l'impianto e a avviare l'inserimento dello stadio Sant'Elia e delle sue strette pertinenze nel piano di dismissione del patrimonio disponibile. Una delibera scarna, di due paginette appena. Non si parla del lavoro fatto dalla commissione tecnica incaricata dal sindaco che alcuni assessori non hanno ancora nemmeno in mano. Il primo cittadino Emilio Floris il 9 settembre ha istituito un gruppo di lavoro che si è occupato di analizzare i principali aspetti amministrativi e tecnici sulla situazione patrimoniale dello stadio, il valore e la possibilità di procedere legalmente all'affidamento diretto e di esplorare soluzioni amministrative alternative in caso di illegittimità del provvedimento. Il gruppo ha consegnato la relazione nelle mani del sindaco il 23 ottobre.
LORRAI, coordinatore dell'equipe nominata da Floris, arriva in giunta e presenta il documento all'assessore al Patrimonio e al Segretario generale e nell'intestazione si chiarisce che «si trasmettono le rettifiche da portare alla proposta di deliberazione» sull'individuazione delle procedure per il passaggio dello stadio al Patrimonio disponibile. Rettifiche che Lorrai «ritiene essenziali per poter procedere» all'approvazione della delibera stessa. L'assessore chiede infine la sostituzione del contenuto della delibera con un emendamento di ben 8 pagine che riassume la conclusioni elaborate dalla commissione dei tecnici comunali. Dove impongono in ogni caso la gara pubblica, ma solo dopo aver trovato l'intesa con la Regione: una soluzione potrebbe essere quella di destinare i fondi alla riqualificazione di Sant'Elia. Tre le ipotesi: ristrutturazione e miglioramento funzionale, la demolizione e realizzazione di un nuovo impianto solo pe il calcio oppure la trasformazione di tutto il comparto anche per strutture amministrative e commerciali. «Il vincolo sullo stadio», protesta Massimo Zedda, Sinistra e libertà, vicepresidente commissione regionale Cultura e sport, «non può essere aggirato dalla Regione e dal Comune senza il coinvolgimento e il parere preventivo, in fase di discussione della Finanziaria, della commissione regionale competente. Tutto ciò è inaccettabile ed espone le amministrazioni pubbliche al giudizio della Corte dei conti». ¦


Le accuse

della minoranza: un regalo pubblico a privati Sinistra e Libertà ¦
¦ «Il Sant'Elia non può essere un regalo pubblico ai privati», protesta il consigliere regionale di Sinistra e libertà Massimo Zedda, «sul futuro dello stadio non si può giocare una partita politica tutta interna al centrodestra: il “Cagliari” è un patrimonio di tutti e merita, nell'ambito di un concorso di idee internazionale, la realizzazione di uno spazio sportivo multifunzionale, per eventi culturali e di spettacolo ». Sì dunque ad progetto sociale complessivo per la città, come immaginato da Gigi Riva, che rafforzi i servizi nell'area circostante, da anni utilizzata dai cittadini per molteplici attività sportive amatoriali. «Sicuramente », aggiunge il consigliere regionale, «né Cagliari, né i piccoli commercianti, né gli artigiani sentono il bisogno di un nuovo centro commerciale. Né di alberghi privati realizzati con risorse pubbliche ».


Il dato

La relazione dei tecnici Lo studio ¦
¦ La squadra dei tecnici comunali era composta dai dirigenti Paolo Zoccheddu, Gestione del territorio, Mario Mossa, Edilizia privata, Mario Chillotti, Patrimonio, Maria Vittoria Orrù, Servizio appalti, Raffaella Lostia, Ufficio contratti e Francesco Cicero, capo di Gabinetto del primo cittadino. Il referente politico del gruppo era l'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai.