Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Contro la tratta di esseri umani

Fonte: La Nuova Sardegna
28 ottobre 2009

MERCOLEDÌ, 28 OTTOBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari



Enti, associazioni e istituzioni uniscono le forze per combattere una piaga che non smette di fare vittime




CAGLIARI. Enti, associazioni no profit e istituzioni contro la tratta degli esseri umani grazie al tavolo di coordinamento della rete provinciale istituito ieri con la firma di un protocollo d’intesa che ha visto coinvolti, tra gli altri, la Provincia e l’Aiccre, sezione italiana del Consiglio dei comuni e delle regioni europee, la Procura della Repubblica, il tribunale per i minori, il Comune, le Acli, la Caritas diocesana, il dipartimento regionale dell’amministrazione penitenziaria e i sindacati: «Oggi - ha detto l’assessore provinciale alle Politiche sociali Angela Quaquero - viene sancita l’unione di tutte le energie e competenze presenti e operanti nel territorio, con l’obiettivo di incrementare l’efficacia delle politiche contro la tratta, conoscere e affrontare meglio un fenomeno che, nella sua drammaticità, risulta sempre più sfuggente e complesso». Nelle limiti delle risorse a disposizione e dell’autonomia organizzativa, tutti i firmatari del protocollo d’intesa si impegnano a portare avanti un preciso obiettivo: cancellare la piaga della tratta.
Alla Provincia spetterà il compito di coordinare i vari interventi, mentre l’Aiccre fornirà assistenza tecnica e competenze anche grazie alla rete interistituzionale sviluppata in campo nazionale. La responsabile nazionale del progetto Aiccre, Carla Olivieri, ha sottolineato come il fenomeno riguarda non solo la prostituzione «ma anche il traffico di organi e la riduzione in schiavitù». Ad oggi non esistono dati ufficiali sulla tratta degli esseri umani, eccettuata una stima di massima riferita allo sfruttamento sessuale in Italia: secondo l’Aiccre, le donne costrette a vendere il loro corpo sono tra le 28 e le 38 mila, anche se «il nostro paese - ha aggiunto Carla Oliviero - è uno dei più impegnati nel combattere questo terribile problema».
Il problema non si limita di certo nella battaglia contro i criminali che si arricchiscono grazie alla barbarie della tratta: occorre anche pensare politiche di reinserimento sociale e lavorativo delle vittime. «Dal 2000 a oggi - ha raccontato suor Ignazia, della Congregazione figlie della carità di San Vincenzo De Paoli - abbiamo aperto tre centri in tutta la Sardegna che si occupano di favorire il reinserimento dei soggetti coinvolti nella tratta: ad oggi, ne abbiamo “salvato” oltre 120». (p.s.)