Polizia municipale
La matassa di cavi era pronta a essere incendiata e le bombole di gpl, venti, erano a pochi metri di distanza: abbastanza vicine, dunque, da poter esplodere. A sventare la situazione di potenziale pericolo, ieri poco prima di mezzogiorno, l'intervento di una pattuglia della polizia municipale.
Il blitz al campo nomadi lungo la 554 ha portato al sequestro delle bombole e di circa 40 chili di rame di provenienza furtiva.
All'operazione ha collaborato una squadra dei vigili del fuoco.
Ora le indagini proseguono per accertare la provenienza del rame.
Gli incendi di matasse di cavi elettrici nei terreni attigui al campo nomadi sono un fenomeno all'ordine del giorno: lo scopo è di bruciare le guaine per liberare il rame contenuto nei cavi, metallo che, rivenduto, garantisce introiti succosi. Le segnalazioni ai vigili del fuoco e alle forze dell'ordine sono continue. A chiamare, soprattutto gli abitanti di Mulinu Becciu, costretti a respirare i cattivi odori e la diossina prodotti dalla combustione, ma anche persone che vivono o lavorano nei terreni confinanti col campo sosta.
L'ultimo blitz dei carabinieri risale alla settimana scorsa. Una settimana prima erano stati gli agenti della squadra volante a intervenire, recuperando 400 chili di rame.
In un campo vicino a quello dei nomadi, due mesi fa, furono ritrovate due matasse di cavo industriale rubate in un capannone che, dopo il furto, era stato distrutto da un incendio. ( m. n. )
28/10/2009