Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Su Stangioni, sì al nuovo quartiere

Fonte: L'Unione Sarda
28 ottobre 2009

Approvata in Consiglio comunale la variante al piano urbanistico: previste residenze “sociali” per 2600 cagliaritani

E sui fondi al campo nomadi è polemica tra assessori

L'area in questione è a ridosso della 554: era il 2005 quando tre coop (“13 gennaio”, “Bithia” e “Sirio”) risposero all'appello presentato dal Comune per un piano di zona.
Dopo anni di attesa il Consiglio comunale ha battuto un colpo: l'assemblea civica ha infatti approvato all'unanimità una variante al Piano urbanistico comunale che sblocca almeno una parte dei bacini d'intervento nel piano di zona a Su Stangioni. Una decisione, per usare le parole dell'assessore all'Urbanistica Gianni Campus, che imprime una svolta decisiva allo sviluppo futuro della città, gettando le basi per il più grosso intervento di housing sociale (alloggi a prezzi sociali) realizzato negli ultimi anni.
LE NOVITÀ La variante ha il merito di suddividere i bacini di intervento, frazionando i progetti che in precedenza erano stati pianificati in un'area troppo vasta e non in coerenza con i dettati dello strumento urbanistico.
L'ASSESSORE «Nella prima fase, il nuovo quartiere accoglierà 2.600 persone - ha spiegato l'assessore - ma i numeri sono destinati ad aumentare in progressione geometrica: quando la nuova parte di Cagliari sarà terminata i residenti dovrebbero essere almeno 15 mila. Persone che andranno ad abitare in una zona nella quale ancora ci sono tanti interventi da fare».
LE COOP L'area in questione è situata a ridosso della statale 554, nei pressi della Motorizzazione: era il 2005 quando tre cooperative (“13 gennaio”, “Bithia” e “Sirio”) risposero all'appello presentato dal Comune per una manifestazione d'interesse a costruire. Da allora hanno speso tanti soldi per la progettazione di un nuovo rione, incaricando un team di professionisti di studiare e riproporre le migliori soluzioni fin qui adottate in altre città europee. Soddisfazione unanime in Consiglio: dal sindaco Emilio Floris al presidente della commissione Urbanistica, fino al gruppo del Pd, tutti hanno fatto rilevare «l'importanza di un intervento che consentirà a tante giovani coppie di cagliaritani di realizzare il sogno di una casa a prezzi accessibili». Dopo la pubblicazione della variante all'albo del Comune e la verifica di coerenza da parte dell'assessorato regionale all'Urbanistica, si potranno presentare i primi progetti: «Entro sei mesi potremmo iniziare a vedere qualcosa», assicura il presidente Tavolacci.
TENSIONE SUL CAMPO NOMADI La Giunta si è invece divisa sulla questione della ristrutturazione del campo nomadi di viale Monastir. L'assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras, rispondendo a un'interrogazione del consigliere Pd Claudio Cugusi e alle successive rimostranza dell'esponente di Forza Italia Maurizio Porcelli, ha chiamato in causa il collega Raffaele Lorrai, responsabile dei Lavori pubblici: «I nostri progetti spesso sono rallentati dalla lentezza degli uffici - ha detto Piras - e non solo quello per il campo nomadi (finanziato dalla Regione con oltre un milione di euro), ma anche quello della scuola Mereu».
LA REPLICA Nelle ore immediatamente successive, è arrivata la replica dell'assessore Lorrai, che non era presente alla riunione del Consiglio comunale: «È veramente strano che il collega Piras possa addebitare a presunti ritardi della nostra struttura i problemi che si stanno verificando a proposito del progetto di ristrutturazione del campo nomadi - ha fatto notare - dovrebbe ricordare che l'assessorato alle Politiche sociali ha affidato la progettazione a un architetto esterno, senza passare per i Lavori pubblici. Mi chiedo che appalto possiamo bandire se non abbiamo il progetto e non sappiamo nemmeno chi sia il responsabile del procedimento - ha concluso». Quanto alla ex scuola Mereu, a Terrapieno, Lorrai ha ricordato che «il progetto è in fase avanzata».
LA PROTESTA Una domanda che resta sospesa, anche in considerazione del fatto che in maggioranza non tutti si dicono convinti dalla necessità dell'intervento: «È una vergogna che si pensi di spendere oltre un milione di euro per il campo nomadi di viale Monastir - ha fatto notare in aula il consigliere forzista Maurizio Porcelli - quando a Cagliari ci sono continue emergenze legate al sociale: gente che perde il lavoro, famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, precari che reclamano un posto fisso. Credo che l'ordine delle priorità si sia definitivamente invertito».
ANTHONY MURONI

28/10/2009