Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Premio Porrino 2009 a una giovane pianista russa

Fonte: L'Unione Sarda
27 ottobre 2009

Musica. Giornata conclusiva del concorso al Lirico di Cagliari



La melodia si ripete ossessiva: imita la cavalcata folle e disperata del padre che cerca di strappare suo figlio al Re degli Elfi. Erlkönig, nella scrittura pianistica di Liszt del Lied di Franz Schubert, è brano ben arduo da eseguire e soprattutto da interpretare. Ma Galina Tchistyakova (Russia) sa superare brillantemente le difficoltà e convincere la giuria. A lei, sabato, a conclusione del concerto dei finalisti, è andato quindi il primo premio del Concorso Porrino 2009, a coronare una serata che l'ha vista interpretare anche la Sonata n.5 op.53 di Scriabin, i Six poetical pictures op.3 di Edvard Grieg, la Serenade sempre di Schubert- Liszt e le Reminiscences de Don Juan di Franz Liszt.
Nell'ultima serata, al Teatro Lirico di Cagliari, la giuria presieduta da Riccardo Risaliti ha inoltre assegnato il secondo e il terzo premio rispettivamente a Sung Chang (Corea), interprete di brani di Chopin, Liszt, Cajkovskij e Stravinskij, e a Mattia Mistrangelo (Italia) che ha presentato musiche di Enrique Granados, Arnold Schonberg e Liszt. Un successo per l'associazione Amici della musica che festeggia il diciottesimo anniversario del premio internazionale di esecuzione pianistica e il ventinovesimo - correva l'anno 1981 - dall'istituzione del premio in onore del compositore sardo Ennio Porrino, scomparso nel 1959. Un'occasione importante per i giovani strumentisti isolani che, ancorché non inclusi nella rosa dei finalisti, hanno avuto modo di confrontarsi ad altissimo livello con coetanei di altre realtà.
Come per ogni premio, a margine della manifestazione è legittimo fare qualche considerazione sul rapporto sempre più distante tra il mondo dei concorsi internazionali e la reale vita musicale. Ma vale anche la pena ricordare che vincere un premio come il Porrino è sempre un'esperienza importante e che i concorsi sono stati, e sono tuttora, un passaggio quasi obbligato per ogni giovane pianista che intenda intraprendere una brillante carriera concertistica.
E per i giovani artisti nostrani, che hanno assistito alle prove preferendo però non partecipare, è bene ribadirlo. I concorsi sono utili: vincerli è meglio, ma perderli non comporta alcuna preclusione. L'importante è avere consapevolezza delle proprie possibilità, e provare gratificazione nel piacere stesso del far musica. È importante quindi avere la possibilità di vivere simili esperienze, approfittare del confronto per arricchire le proprie conoscenze, per raffinare al massimo la preparazione strumentale.
GRECA PIRAS

27/10/2009