Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Basta con i concerti alle 4 del mattino

Fonte: L'Unione Sarda
27 ottobre 2009

Castello. Gente che citofona la notte, urla, danneggiamenti: nasce un altro comitato 

I residenti: siamo per i locali, ma diciamo no agli eccessi

Un nuovo comitato dei residenti di Castello. Non per schierarsi contro i gestori dei locali ma per dire basta agli incivili che li frequentano.
I primi a dire che «non è una guerra verso i locali notturni, ma contro gli incivili», sono loro. Cioè chi ha scelto di abitare a Castello «per far rinascere il quartiere», e non certo per farne «un dormitorio».
Francesca Biondo ha trentadue anni, una bambina di pochi mesi ed è quanto di più lontano - per età e spirito - dal pensionato rompiscatole che non sopporta il vociare del bar sotto casa. «Sono giovane, esco anche io e mi diverto, ho frequentato per anni gli stessi locali che ora non mi fanno dormire. Ma ora sta passando l'idea che il rione, e soprattutto via La Marmora, sia diventato una zona franca». E siccome non passa giorno che qualcuno non citofoni nel cuore della notte, urli sotto le finestre o scambi il portone per un bagno sotto le stelle, ha deciso di fondare, insieme agli altri abitanti, un comitato di quartiere. Nato attraverso una mailing list di quaranta persone (età media trenta-trentacinque anni), che da mesi si fanno morale a vicenda nelle notti di insonnia forzata.
IL COMITATO La prima vera riunione è della scorsa settimana: i membri hanno deciso la linea da seguire e ideato le prime azioni. La risposta ai locali arriverà con una pubblicità-progresso in versione casereccia ma efficace: volantini e poster all'uscita dei circoli e nelle piazze per «sensibilizzare i clienti al divertimento senza atti di vandalismo». Nella protesi internettiana del comitato, su facebook (“Castello, un quartiere da salvare”, 177 iscritti), sono state pubblicate le foto del rione. Anche quelle scattate all'alba di un giorno qualsiasi: cassonetti rovesciati in mezzo alla strada, fioriere sradicate dai muri e buttate a terra.
Sul social network ci sono anche quelle dei locali accusati di non far chiudere occhio agli abitanti di via La Marmora e dintorni: Tierre mambotango e Vecchio Borgo. «Siamo circoli dove si fa cultura», hanno risposto i gestori. Ma nelle pagine dei fan sulla rete si parla d'altro. Al Vecchio borgo ad esempio, lo slogan è «prezzi bassi, casino fino a tardi».
CHIASSO SINO ALL'ALBA La musica dal vivo, raccontano i residenti, spesso dura fino all'alba. «I concerti iniziano alle 4 del mattino: va bene divertirsi e far tardi, ma così è eccessivo. Ci sono anche ristoranti e club che non creano problemi. Pierpaolo Manca, presidente di un altro comitato storico, quello “Per la salvaguardia di Castello”, si schiera contro «chi vede il quartiere come ricettacolo di devianze e presenze negative». E continua: «Chi afferma il contrario ricorda che cos'era Castello sino alla fine degli anni '80?». (m.r.)

27/10/2009