Rassegna Stampa

Il Sardegna

Lirico, proclamato lo sciopero «Nessuna fiducia nei dirigenti»

Fonte: Il Sardegna
26 ottobre 2009

Teatro. Quattro giorni di stop. Martedì salta la replica di “Elisir d'amore” di Mirabella

 Attacco dei sindaca tia i vertici della Fondazione: «Preoccupati della loro immagine»

Quattro giorni di sciopero la Teatro lirico. Il primo stop martedì: salta Elisir d'amore di Mirabella. È guerra in via Sant'Alenixedda: i lavoratori dichiarano di non avere più fiducia nei dirigenti. I sindacati, in allarme, dopo l'ipotesi ventilata del passivo di 2 milioni di euro nel bilancio della Fondazione, avevano chiesto alla dirigenza la documentazione relativa. Per fare luce sui debiti e sulla strada da percorrere per portare il bilancio in pareggio. La lettera arriva, spedita dal Sovrintendente Maurizio Pietrantonio, ma la risposta dei sindacati è molto severa. «Dalla nota inviata dal Sovrintendente si evince la chiara volontà di chiudere il bilancio in pareggio», scrivono Gianluigi Sarigu della Rsu del Teatro e tutti gli altri rappresentanti delle sigle sindacali, «gli interventi reali previsti si concretizzano in una somma che appare quasi simbolica in rapporto al disavanzo annunciato in 2 milioni di euro ». Seguono critiche alla capacità dei dirigenti di prendere decisioni per la salvaguardia dei lavoratori e della vita stessa del teatro «in quanto preoccupati solo della propria immagine futura, a salvaguardia della quale utilizzano strumenti e meccanismi dilatori noti a tutti ». I lavoratori dichiarano quindi la sfiducia nei confronti della classe dirigente della Fondazione. E denunciano la totale assenza del Presidente, sindaco della città e del consiglio di amministrazione, più volte invitati ad un incontro. Sì dunque a 4 giornate di sciopero che si svolgeranno entro il 31 dicembre: la prima martedì 27.
INTANTO Pietrantonio nel programma di rientro per il pareggio del bilancio ha messo nero su bianco i conti del Teatro. I debiti ammontano a 25 milioni: 16 alle banche (11 di finanziamenti e affidamenti e 5 di mutui), 3 verso i fornitori e 5 di Tfr per il personale dipendente e altri di minore entità. Il patto di stabilità avrebbe bloccato quasi sei milioni di euro: 3 della Regione, 2 del Comune e 840 mila euro della Provincia (saldo del contributo 2007). Il piano di rientro prevede poi una trattativa in corso per un contributo straordinario di 1 milione e 200 mila euro. Previste anche azioni correttive come il recupero dell'apporto della Provincia e cancellazioni o rinvii di produzioni residue inserite nel cartellone del 2009.
«COME Sovrintendente», scrive Pietrantonio, «ritengo che prima di giungere ad una scelta così drastica vada fatto ogni sforzo e attuata ogni riflessione, anche fra di noi, per verificare se sia possibile e opportuno evitare al nostro pubblico una delusione e una penalizzazione così marcata. Anche se non è molto», conclude, «rispetto alle scelte di programmazione abbiamo ancora un po' di tempo ». ¦ EN.NE.