La fede profonda di una città e di un popolo, in questa intima "torràra" di maggio che per Cagliari rappresenta la rinascita da un biennio di paura.
Un tappeto di petali di fiori e una fede profonda. Sant’Efisio fa tappa nella sua Giorgino in questa serata di rientro a Stampace del simulacro del martire.
Un pellegrinaggio di quattro giorni, in questa 366esima edizione di una delle sagre più belle per i cagliaritani e i sardi, dopo due anni di pandemia e di processione ridotta alla sola giornata del primo maggio.
La fede profonda di una città e di un popolo, in questa intima “torràra” di maggio che per Cagliari rappresenta la rinascita da un biennio di paura.