Rassegna Stampa

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Movida legittima a Cagliari, la sentenza: "Nessun risarcimento ai residenti"

Fonte: www.youtg.net
28 aprile 2022

Movida legittima a Cagliari, la sentenza: "Nessun risarcimento ai residenti"


CAGLIARI. Ai residenti del quartiere della Marina non spetta alcun risarcimento del danno che avrebbero patito a causa della movida nel centro storico di Cagliari. Ammesso e non concesso che ci sia, il danno, dovrebbe essere quantificato. E, comunque, il Comune ha adottato le misure in suo possesso per limitare chiasso e rumori molesti per i residenti.

Lo ha stabilito il Tar della Sardegna, al quale si è rivolto un gruppo di residenti tra i quali i leader, passato e presente, del comitato Rumore No Grazie, che da anni porta avanti una crociata contro bar, locali e ristoranti del quartiere a ridosso del porto.

E tra gli avversari, per loro, c'era il Comune, chiamato davanti al tribunale amministrativo a rispondere “della lesione dei diritti soggettivi alla qualità della vita e alla salute, nei diversi titoli dedotti: morale, biologico, esistenziale e patrimoniale".

I residenti si erano rivolto all'avvocato Silvana Congiu. Anni fa, sempre davanti al tribunale di piazza del Carmine, avevano presentato un ricorso vincente. Il sindaco allora era Massimo Zedda. Il Comune era stato giudicato inadempiente perché non aveva mai adottato il piano acustico, che avrebbe dovuto imporre dei limiti alla musica e alle attività in certi orari.

Il comitato ha sostenuto che l'amministrazione, in pratica non abbia mai fatto niente epr difendere i residenti della Marina. E chiedono, si legge nel dispositivo, “misure necessarie ed indifferibili per la salvaguardia della loro salute ed il ripristino della quiete pubblica nel rione in questione”.

Ma nel frattempo il Comune ha adottato sia il piano acustiche che, a firma del sindaco, ordinanze a cadenza annuale che limitano la circolazione di alcolici e gli orari di servizio dei locali. Provvedimenti che per i  giudici del Tar sono sufficienti.

E, aggiungono, se anche un danno fosse dimostrato, per chiedere un risarcimento si sarebbero dovuti impugnare gli interventi dei sindaci (Zedda e Truzzu) e descrivere quanto e come le vite dei membri del comitato sarebbero state stravolte. Non è successo. Ricorso respinto.