Rassegna Stampa

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Cagliari, i danni di Covid e guerra su giovani e lavoratori: “Disagi in aumento ma abbiamo evitato i

Fonte: web Castedduonline.it
12 aprile 2022

Cagliari, i danni di Covid e guerra su giovani e lavoratori: “Disagi in aumento ma abbiamo evitato il caos”

Le proteste di pastori e autotrasportatori, i weekend “a tutto alcol” dei giovanissimi tra Marina e Stampace. Task force nell’ultimo anno della polizia, il questore Paolo Rossi: “C’è una grande crisi dovuta alla pandemia. Abbiamo gestito migliaia di eventi tra manifestazioni no vax, sbarchi di algerini e picchetti fuori dallo stadio senza incidenti di rilievo”. Confermato il pugno duro contro chi vende alcoli ai minorenni.

 

I danni principali del Covid, meglio, della pandemia legata al virus a Cagliari? A subirli sono stati “i giovani e i lavoratori”, in particolar modo gli autotrasportatori e i pastori. Questi ultimi hanno sfogato tutta la loro rabbia e disperazione imbastendo manifestazioni e sit in al porto, mentre per i giovanissimi può valere il termine “malamovida”. Il questore Paolo Rossi, nel tracciare un bilancio delle azioni svolte nell’ultimo anno dalla polizia, lo dice senza mezzi termini: “Veniamo da una situazione molto particolare di grande crisi economica e sociale dovuta alla pandemia, ha cambiato la qualità delle nostre vite, specialmente tra i più giovani. Ora c’è la crisi legata alla guerra iin Ucraina, con effetti devastanti per alcune categorie di lavoratori, come i pastori e gli autotrasportatori, vittime di una crisi che li stava strozzando”. Gli esempi delle proteste sono già noti alle cronache: “Abbiamo gestito questi eventi con grande serenità e professionalità”. Negli ultimi dodici mesi i poliziotti hanno avuto a che fare con “2500 servizi legati all’ordine pubblico: manifestazioni no vax, sbarchi di algerini, picchettaddi fuori dallo stadio. Non ci sono stati incidenti di rilievo”, segno che la macchina della sicurezza ha funzionato a dovere: “Abbiamo evitato che da una piccola fiamma scoppiasse un incendio”.
Il questore torna sui giovani: “Garantiamo più presenza, controllando gli esercizi commerciali che, troppo spesso, vendono alcolici ai minori. C’è una sinergia con la polizia Locale per limitare le vendite, l’alcol li rende un po’ euforici e poi hanno comportamenti che sfociano in reati o maleducazione: vedere, al mattino, le piazze della città tappezzate di bottiglie è un segno di inciviltà. Noi, i carabinieri, la Guardia di finanza e gli agenti della Municipale abbiamo aumentato le pattuglie sul territorio e c’è stata una diminuzione di comportamenti illeciti e indecorosi”.