Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio Sant'Elia, ora tocca alla società

Fonte: L'Unione Sarda
26 ottobre 2009

Lettera di Floris a Cellino, depositata anche la relazione della commissione tecnica

Il sindaco: «Sì alla cessione, ma manca il progetto definitivo»

Lunedì riunione straordinaria della Giunta: all'ordine del giorno la delibera sullo stadio.
Sulla questione stadio la giunta comunale promette di non tornare indietro, creando al più presto le condizioni per regalare un nuovo impianto alla città. Anche se non rinuncia a mettere i puntini sulle i, invitando il Cagliari calcio a fare la sua parte fino in fondo, presentando in tempi brevissimi il progetto definitivo per la demolizione e la ricostruzione del Sant'Elia. E nella stessa direzione sembra andare anche la commissione tecnica che la Figc ha costituito per preparare il dossier per la candidatura a organizzare gli Europei del 2016.
NIENTE DELIBERA Ieri in Giunta era tutto pronto per assumere l'atto necessario a rassicurare la Federazione sul futuro del nuovo stadio: l'assessorato al Patrimonio aveva predisposto una proposta di delibera, con la quale (pur facendo riferimento ai vincoli d'uso imposti dall'accordo con la Regione per la cessione dell'area, risalenti al 1961) il Comune si diceva disponibile a cedere l'area ai privati. «Ma è necessario un ulteriore approfondimento sugli allegati al provvedimento amministrativo - dice il sindaco - per questo ho convocato per lunedì una riunione straordinaria della giunta comunale».
LA RISPOSTA Proprio ieri il primo cittadino ha anche risposto alla manifestazione d'interesse presentata tempo fa dal Cagliari calcio. Dopo una prima parte nella quale si contestano i crediti vantati dalla società (in proposito sono in corso numerose controversie giudiziarie per quel che riguarda canoni non versati e lavori eseguiti dal Cagliari e mai riconosciuti dal Comune), il primo cittadino conferma la volontà di arrivare a risolvere la questione. Ma chiede al presidente Cellino atti concreti che mettano l'amministrazione in condizioni di procedere in un ambito normativo che la metta al riparo da errori burocratici e procedurali che possano inficiare la pratica: «Per trasferire i diritti sull'attuale stadio sarà necessario procedere a una gara di evidenza pubblica - precisa il sindaco - ma prima ancora sarebbe necessario chiarire l'effettiva natura edilizia dell'intervento proposto, atteso che nella manifestazione d'interesse si parla di ristrutturazione, integrale demolizione e ricostruzione e rigenerazione integrale».
PROGETTO DEFINITIVO Al Comune, anche e soprattutto per fissare il prezzo da porre alla base della gara che verrà bandita per l'assegnazione dell'area, serve visionare quanto prima un progetto definitivo: «Dalle immagini e dagli elaborati trasmessi - scrive Floris - non è dato comprendere dove si conta di realizzare i parcheggi destinati agli spettatori, visto che quelli attuali si vorrebbe sostituirli con delle aree verdi e da volumetrie delle quali non vengono fornite indicazioni né sulla consistenza, né sulla destinazione d'uso». Mancano anche i dati urbanistici caratterizzanti l'intervento: «La superficie del lotto, quella coperta, il volume complessivo, le destinazioni d'uso delle superfici e dei volumi a tutti i livelli, i parcheggi pertinenziali - aggiunge Floris - tutti dati necessari per la verifica di coerenza dell'idea progettuale promossa dalla società con il piano regolatore comunale».
LA SPERANZA Ma nonostante tutto, la procedura non si fermerà. È lo stesso primo cittadino a metterlo nero su bianco: «Fatte salve le puntualizzazioni e le difficoltà rappresentate - aggiunge - la volontà politica è quella di pervenire nei tempi più rapidi a una soluzione del problema-stadio, che tuteli sia gli interessi del Comune che quelli della società, e di sostenere la candidatura della città a ospitare incontri dei campionati Europei di calcio del 2016». ( a. mur. )

24/10/2009