Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, la destinazione è il turismo

Fonte: L'Unione Sarda
26 ottobre 2009

Rierca commissionata da Confindustria: scommettere sulle biciclette e i weekend

Nautica e grandi eventi per far conoscere al mondo la città

Cicloturismo e city break a breve termine, nautica e grandi eventi nel medio: la ricetta di Josep Ejarque per attrarre turisti a Caglairi.
«Il turismo non è poesia», scandisce Josep Ejarque, presidente della Fourtourism di Torino, una delle più importanti società europee di marketing turistico: «Un turista è un portafogli con le gambe». Il guru catalano, consulente del ministro Michela Brambilla, ha presentato ieri nella sede della Associazione industrali della Sardegna Meridionale, alla presenza dei vertici dell'associazione Alberto Scanu e Gualtiero Cualbu, del sindaco Emilio Floris e degli assessori regionale e provinciale Sebastiano Sannitu e Vittoria Baire, lo studio “Destinazione Cagliari”, recepito nel piano strategico del capoluogo.
LA REALTÀ Pur non potendo contare su un bene-immagine («Non abbiamo né la torre di Pisa né il Colosseo»), Cagliari ha quattro risorse di prima scelta: cittadella dei musei, area archeologica di Nora, stagni di Molentargius e Santa Gilla, e una spiaggia urbana che «non ha rivali in Europa». Non abbastanza, tuttavia, per garantire un'attrattiva internazionale. Il capoluogo, ha ricordato il presidente della Sogaer Vincenzo Mareddu, esce dall' annus horribilis del turismo con un +20,5 % di passeggeri in transito nel suo aeroporto, primo per crescita percentuale in Italia (mentre Venezia e Firenze, per dire, piangono). Aumentano i posti letto, grazie al boom dei bed & breakfast e all'apertura dell'ostello della gioventù.
I LIMITI Ma «il mercato non sa dell'esistenza della destinazione Cagliari», recita una delle slide proiettate sullo schermo dietro l'oratore. Nello scenario globale sempre più determinato dalle scelte dirette dei consumatori su internet, il punto è far capire dove si trovino la città e la Sardegna (spesso identificata con la Costa Smeralda), cosa ci sia da vedere, come e a che prezzi: la « reason why », riassume Ejarque, il motivo per cui vale la pena passare un weekend a Cagliari e non, invece, a Siviglia, Berlino o Amsterdam. Tutte città che hanno caratterizzato la loro immagine e affrontano la crisi a suon di grandi eventi. «Il sistema turistico di Cagliari è disorganizzato, con soggetti pubblici e privati non coordinati fra loro e una promocommercializzazione inesistente, specialmente su internet». La città appare insomma legata al ruolo di “porta della Sardegna”: non una destinazione in sé.
LE RISORSE E tuttavia se ne può uscire. Per sfruttare le potenzialità bisogna concentrarsi sui mercati più promettenti e più collegati (Germania, Regno Unito, Francia, Olanda e Svizzera su tutti) e puntare, a breve termine, su city break (il soggiorno per un weekend: «Il 73% degli europei ne fa tre all'anno») e cicloturismo («Ci sono 30 milioni di europei appassionati di bicicletta: fanno le vacanze in famiglia o in gruppo. La loro meta, oggi, è Maiorca»), facendo le piste. Sul medio e lungo termine l'offerta deve scommettere anche su turismo nautico e grandi eventi. Prima, però, occorre una Destination management organization : un professionista che «prenda la valigetta» e vada in giro per il mondo e il web a piazzare il prodotto (o meglio la destinazione) Cagliari.
MARCO NOCE

24/10/2009