Rassegna Stampa

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Estate salata per sardi e turisti, gli armatori: “Biglietti più cari, l’alternativa è fermare i trag

Fonte: web sardiniapost.it
31 marzo 2022

Estate salata per sardi e turisti, gli armatori: “Biglietti più cari, l’alternativa è fermare i traghetti”
 

Una settimana fa il prezzo per viaggiare da Olbia a Livorno e ritorno, due persone in cabina con auto al seguito, nella settimana tra fine giugno e inizio luglio era pari a 286 euro. Oggi lo stesso biglietto viene a costare 349 euro. Si tratta della tariffa più vantaggiosa tra quelle offerte dalle compagnie che coprono questo tragitto e dà l’idea di come i prezzi dei biglietti in vista della stagione estiva stiano cominciando a salire.

Sarebbe assolutamente normale per sardi e turisti ormai abituati a fare i conti con i prezzi alle stelle dei traghetti durante l’estate. Quest’anno però, complice l’aumento della quotazione del petrolio Brent (riferimento per il mercato navale) che è andato oltre i cento dollari al barile dall’inizio della crisi ucraina, spostarsi via mare dall’Isola verso il resto d’Italia potrebbe costare ancora più del solito. Ad Assarmatori, associazione di categoria dell’industria della navigazione, non hanno dubbi: su una rotta come Genova-Olbia-Genova, tratta per eccellenza del turismo vacanziero nell’Isola, un traghetto passeggeri oggi spende ogni giorno circa 50 mila euro in più per pagare il carburante (che rappresenta circa il 30% dei costi di esercizio di una nave) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli aumenti valgono per tutti i principali collegamenti per Sardegna e Sicilia, anche per l’Elba e le isole minori.