Sole, pace e felicità: i bimbi ucraini salvati dalla guerra giocano spensierati al Poetto di Cagliari
Sorpresa per i piccoli, salvati dal console Grande e da Ugo Cappellacci. Corse felici e spensierate nella sabbia della spiaggia dei cagliaritani e qualche calcio al pallone, poi gli abbracci con i loro “salvatori”.
Una sosta a sorpresa nel loro viaggio finale, quello verso la sicurezza di un hotel, il Califfo di Quartu, che ha deciso di accoglierli. I bambini scappati dalla guerra in Ucraina e arrivati in Sardegna grazie alla missione del console Anthony Grande, del deputato sardo Ugo Cappellacci e del medico cagliaritano Luigi Cadeddu si godono il sole del Poetto. Tanti palloni, per loro, pronti per essere calciati: i bimbi, rilassati e spensierati, si godono un po’ di ritrovata normalità dopo settimane di paura e lacrime. E cosa c’è di meglio della spiaggia simbolo di Cagliari? Niente, soprattutto se paragonato alle bombe e alla distruzione del loro paese natale. I piccoli sono stati rifocillati e hanno abbracciato, ancora una volta, i loro “salvatori”.
Poi, a bordo dei pullman, hanno raggiunto la zona costiera di Quartu. Per loro sono già state preparate camere accoglienti e cibo a sufficienza per farli sentire, nuovamente, “a casa”, in quella “mamma Sardegna” che ha voluto accoglierli.