Cagliari, salta il Consiglio Comunale | Udc in rivolta, Truzzu sempre più isolato
Bordata del centrosinistra al primo cittadino: se non è in grado neppure di tenere la sua maggioranza sarebbe bene che valutasse le dimissioni
Le tensioni sempre più forti all’interno del centrodestra sardo stanno paralizzando l’amministrazione comunale di Cagliari dove il primo cittadino Paolo Truzzu è sempre più isolato. L’Udc del grande tessitore di trame politiche Giorgio Oppi è in fibrillazione in vista del rimpasto della Giunta regionale. Oppi – sempre più critico con la Lega – vorrebbe un azzeramento dell’esecutivo Solinas, ma voci di corridoio dicono che gli scudocrociati stiano valutando già un’alleanza con il centrosinistra per le prossime regionali. Fattostà che l’attività dell’amministrazione cagliaritana è paralizzata. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale i quattro consiglieri scudocrociati hanno abbandonato l’aula facendo mancare il numero legale, e per questa settimana il consiglio comunale non è stato convocato dal presidente Edoardo Tocco.
“I problemi politici del centrodestra non possono bloccare la città – scrivono in una nota i rappresentanti del centrosinistra -. È evidente a tutti come l’amministrazione sia in grande affanno nella gestione dell’ordinario in una città sempre più sporca e meno sicura. È grave quanto sta accadendo al Comune di Cagliari: nel momento in cui Il capoluogo della regione Sardegna e della Città metropolitana di Cagliari è chiamata a programmare e spendere bene le risorse del PNRR, a investire e promuovere nella coesione sociale, la maggioranza, per ammissione pubblica dei propri principali rappresentanti istituzionali, mette in pausa il Consiglio Comunale per le “opportune verifiche” e non convoca né il consiglio né le commissioni consiliari. Una strana idea di democrazia quella che mette il Consiglio Comunale e la città in secondo piano rispetto ai mal di pancia interni a una maggioranza che sta implodendo anche in Regione, dove il tema del rimpasto è all’ordine del giorno. Chiediamo che i problemi si risolvano nel luogo deputato per la discussione e il confronto politico: l’aula del consiglio comunale in cui i rappresentanti eletti dai cittadini possano trovare soluzioni per far uscire Cagliari dal buio di una amministrazione che fatica ogni giorno di più a dare concretezza agli annunci e ad affrontare i problemi dei nostri concittadini. In questi tre anni il primo cittadino ha dimostrato grandi difficoltà nell’ amministrare la città: se non è in grado neppure di tenere la sua maggioranza sarebbe bene che valutasse le dimissioni. Per il bene di Cagliari e della nostra comunità”.