Rassegna Stampa

Il Sardegna

Quei giardini perfetti senza una panchina

Fonte: Il Sardegna
23 ottobre 2009

Piccola città

Claudio Cugusi

All’inizio di via Castiglione è spuntato un piccolo parco pubblico. E così in viale Marconi, in viale Poetto, a Pirri e in altre zone della città. Prato ordinato e verdissimo, alberelli giovani e già solidi: insomma, gli elementi di base per il decoro di quelle aree ci sono. Mancano le panchine, però. Mancano gli scivoli. Manca una fontanella. E non va bene. Soprattutto se si conosce la storia urbanistica di quelle aree. Tradotta da un orrendo burocratese, la sintesi è questa: una decina d’anni fa in quei terreni non si potevano costruire palazzi e abitazioni ma servizi. E i proprietari avevano in mano poco più che carta straccia. Poi, modificando il piano urbanistico, il Comune inventò la famigerata BS3* e cambiò rotta: sì ai palazzi, con molta gioia di pochi costruttori, ma a condizione che le imprese realizzino, a loro spese, anche spazi pubblici verdi accanto alle case. Ecco l’origine urbanistica di questi giardini. Che, curiosamente, abbelliscono le nuove costruzioni e sembrano proprio farne parte. Soprattutto se il Comune persevera a lasciarli così: senza una panchina, senza un punto d’appoggio per una mamma, per un anziano, per un passante. Ora, nessuno pensa che i costruttori beneficiari delle BS3* vogliano approfittare di questa situazione: ci mancherebbe, sono già stati aiutati abbastanza in questi anni. Tocca al Comune di Cagliari, infatti, intervenire. Abbellendo questi giardinetti, evitando alla collettività la fastidiosa impressione che questi nuovi spazi siano una propaggine dei condomìni. *Giornalista