Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Jeda mostra i denti: «Basta con gli errori»

Fonte: L'Unione Sarda
23 ottobre 2009

Il personaggio. L'incontro con i bambini delle scuole di Is Mirrionis serve al brasiliano per fare un mea culpa dopo il ko di Catania 



«Niente più errori, siamo il Cagliari». Due anni in rossoblù hanno trasformato Jeda: qui il brasiliano ha imparato a conoscere bene il calcio italiano, in Sardegna l'attaccante ha incontrato le gioie calcistiche più belle. In poco tempo l'ex giocatore del Rimini è diventato uno dei punti di forza della squadra di Allegri: le sorti del gruppo dipendono anche da questo brasiliano calcisticamente atipico, che stravede per Cagliari e per la sua squadra. Ora più che mai. Il suo intervento alla scuola Sacra Famiglia di via Montello nel cuore di Is Mirrionis, legato all'iniziativa “Lo stadio dei bambini”, ha rimarcato la necessità da parte di tutti, addetti ai lavori e non, di fare quadrato attorno alla squadra. Il Cagliari è reduce da due sconfitte e domenica ospiterà una squadra con il dente avvelenato qual è il Genoa, che la settimana scorsa ha perso malamente contro l'Inter. Coadiuvato, ma solo per un semplice atto di presenza, dal compagno di squadra Andrea Cossu (che alla Sacra Famiglia ha incontrato il fratellino Filippo), Jeda ha parlato di tutto, dalle passioni di bambino, alla nascita di un amore verso il calcio che ancora, fortunatamente per i tifosi del Cagliari, non è ancora venuto meno. In mezzo un'analisi del difficile momento vissuto dalla squadra di Allegri, periodo vissuto da tutti i giocatori allo stesso modo. Anche Jeda, bomber principe del Cagliari con tre reti, non segna dalla gara di Parma: «Fare gol è importante per me e per la squadra», dice il brasiliano, che la settimana scorsa a Lissone, in Brianza, ha ricevuto la doppia cittadinanza, l'obiettivo di un attaccante è questo. Se le reti portano tre punti, tanto meglio».
La classifica non sorride e la situazione non è delle migliori, ma per Jeda non c'è da preoccuparsi. «Le sconfitte sono arrivate per nostre disattenzioni, pause di concentrazione, mancanza di lucidità. Piccoli errori, da condividere tutti insieme». Campionato livellato, anche le piccole giocano bene, servirà qualche accorgimento? «Noi crediamo nei nostri mezzi», ribadisce «se stiamo bene e giochiamo con tranquillità possiamo battere chiunque». Una certezza che fa ben sperare, anche perché domenica al Sant'Elia arriva il Genoa: «Bella squadra, conosco Gasperini. Non poteva capitarci di peggio, in questo momento. Certo, saranno anche arrabbiati e vorranno riscattarsi dopo la batosta con l'Inter ma noi giochiamo in casa, abbiamo fame di punti e i nostri tifosi si aspettano tanto. È arrivato il momento di far risultati anche in casa», conclude Jeda, «il Sant'Elia, proprio come nella scorsa stagione, deve ricominciare ad essere il nostro fortino».
FEDERICO FONNESU

23/10/2009