Palazzo Regio cambia colore | Meglio verde o rosso?
Al via ai lavori di messa in sicurezza e riqualificazione del Palazzo Regio di Cagliari, lo storico edificio di epoca pisana che fu dimora della corte sabauda e oggi è sede istituzionale della Città Metropolitana di Cagliari. Gli interventi, attesi da anni, riguarderanno il rifacimento dell’intera facciata, in particolare intonaci, tinteggiature e infissi.
L’elemento più caratterizzante del progetto di restyling riguarderà l’assetto cromatico della facciata, che prevede in particolare il ripristino dello storico rosso antico, il colore che maggiormente ha contraddistinto il Palazzo nel corso del tempo e ricorrente non solo negli edifici pubblici ma anche in quelli privati del quartiere di Castello e negli altri quartieri storici della città. Il piano del colore è stato oggetto di un apposito e dettagliato studio, documentato da una relazione storico-artistica allegata al progetto e approvato dalla Soprintendenza.
I lavori, finanziati con fondi di bilancio della Città Metropolitana di Cagliari per complessivi 470mila euro, saranno eseguiti dalla ditta ‘Laboratorio di restauro di Asuni Giovanni Battista” di Sinnai e inizieranno a marzo 2022.
“Il Palazzo Regio non è solo uno dei monumenti più importanti di Cagliari ma anche uno dei più visitati, per questo è importante che sia un buon biglietto da visita dal punto di vista della tutela artistica e del decoro urbano, ma soprattutto da quello della sicurezza dei visitatori e dei passanti che ogni giorno percorrono Piazza Palazzo”, spiega il sindaco metropolitano Paolo Truzzu. “Avevo chiesto agli uffici, coordinati dall’ingegner Andrea Loi, di fare il possibile per superare i rallentamenti che da tempo bloccavano l’intervento prima del mio insediamento, e sono soddisfatto di essere riusciti nell’intento”, sottolinea il sindaco. “Inoltre mi fa particolarmente piacere che ad aggiudicarsi i lavori sia stata un’impresa del territorio”.
Tutti gli infissi del piano nobile saranno restaurati ad eccezione di alcuni che verranno sostituiti a causa dello stato di degrado troppo avanzato. Gli elementi originari degli infissi rimossi, come scurini, ferramenta di chiusura e cardini, saranno recuperati e riutilizzati nella formazione dei nuovi infissi.