Caso ultrà del Napoli, Truzzu: "Evitato il peggio grazie ai cagliaritani, scrivo alla Lamorgese"
CAGLIARI. "Non voglio stare in silenzio, come qualcuno crede. Ritengo che quanto accaduto ieri sia inammissibile". Inizia così la risposta del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, alle sollecitazioni del capogruppo del Pd, Fabrizio Marcello, che lo aveva esortato a prendere posizione rispetto alla sfilata degli ultrà napoletani e ai tafferugli all'esterno della Unipol Domus.
"I comitati per l'ordine pubblico non vengono convocati per ogni partita"; spiega Truzzu in replica Marcello, "la loro gestione è affidata ai protocolli del ministero, che prevede interventi da parte di questore e prefetto", aggiunge il primo cittadino, spostando l'eventuale piano di responsabilità di quanto accaduto.
Truzzu tiene a sottolineare "che sia da segnalare la grande capacità dei cagliaritani: se non è successo nulla di grave lo si deve a loro, che non hanno reagito. La città ha vinto".
E alla fine il primo cittadino lancia il guanto di sfida a Marcello: "Chiedo al capugruppo di scrivere una lettera al ministro Lamorgese, responsabile del Viminale nel governo che lei sostiene, per stigmatizzare l'accaduto. Nella speranza che tutti i soggetti responsabili possano essere perseguiti, ser hanno commesso reati".