Rassegna Stampa

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In Sardegna si continua a morire di Covid fuori dalle terapie intensive

Fonte: www.youtg.net
3 febbraio 2022

CAGLIARI. Nessun riallineamento di vecchi dati che sono stati inseriti solo nell'ultima giornata. L'ultimo bollettino dei contagi in Sardegna sembra cancellare le ipotesi di un deciso rallentamento della corsa del virus nell'Isola, che invece si registra nel resto d'Italia. Dopo alcuni giorni al di sotto dei mille casi, oggi l'asticella è tornata a quota 1504, con ben 429 nuovi positivi nella sola Città metropolitana di Cagliari. Non è salito di molto nemmeno il numero dei soggetti testati, che sono stati 5503.

L'onda resta alta, quindi. La speranza è che si sia trattato di un picco raggiunto grazie al fatto che si sono riperse le fila del tracciamento. Il rischio, se così non fosse, è che l'impatto dei contagi si faccia ancora sentire sugli ospedali. E si debbano ancora contare vittime.

Come è successo anche oggi. Sotto i colpi del virus oggi sono caduti in sette. Sono tre uomini di 63, 79 e 83 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; una donna di 75 e un uomo di 89 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna; due uomini di 87 e 97 anni, residenti nella provincia di Sassari.

I posti letto occupati in terapia intensiva sono rimasti 37, come ieri. E ancora qui i conti non tornano. Perché tra martedì e oggi si sono contati solo due ingressi. Significa che almeno cinque decessi – possibile anche che si sia registrata qualche dimissione con trasferimento in area medica – sono avvenuti al di fuori dei reparti ad alta intensità di cura. Magari al pronto soccorso, mentre il paziente con difficoltà respiratorie aspettava che si liberasse un posto letto in reparto. E' successo a Oristano, ma non solo.

Qualcuno potrebbe aver perso la vita in altri reparti Covid: i pazienti con sitnomi a oggi risultano essere 377, quattro in meno rispetto a ieri.