Rassegna Stampa

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Periferie, il Comune valorizza la street art | Opposizione all’attacco

Fonte: web cagliaripad.it
22 dicembre 2021

Periferie, il Comune valorizza la street art | Opposizione all’attacco
La consigliera Ghirra polemizza contro la decisione dell’amministrazione comunale di riqualificare le periferie intervenendo sull'arte urbana: “Trovo piuttosto offensivo che gli unici interventi ipotizzati in quartieri in cui piove nelle case, l'illuminazione pubblica è precaria ed esplodono continuamente le fogne, riguardino esclusivamente operazioni di questo tipo”

 

Il Comune di Cagliari intende intervenire sull’arte urbana per riqualificare le periferie urbane cagliaritane. “L’arte urbana come strumento di rigenerazione” è infatti il titolo di uno dei due elaborati del PUC preliminare dedicati ai quartieri di Sant’Elia e San Michele. Ma non mancano le polemiche, trattandosi finora di uno dei pochi progetti dettagliati sulla “riqualificazione delle periferie” (un’altra tavola sintetizza le tipologie di intervento sui rivestimenti da utilizzare nella riqualificazione degli edifici, nuove forme di permeabilità e attraversamento dei quartieri.

“Trovo piuttosto offensivo che gli unici interventi ipotizzati in quartieri in cui piove nelle case, l’illuminazione pubblica è precaria ed esplodono continuamente le fogne, riguardino esclusivamente operazioni di questo tipo”, scrive su fb la leader dell’opposizione in Consiglio comunale Francesca Ghirra. “Ricorderete tutti lo straordinario intervento di TELLAS in via Tevere nell’ambito dei progetti di Cagliari 2015 Capitale Italiana della Cultura o il supporto alle tante iniziative di Exmè Domus de Luna e Urban Center nel quartiere di Santa Teresa a Pirri o nella Galleria del Sale – aggiunge -. Ma accanto a questi interventi artistici che hanno coinvolto gli abitanti dei quartieri, sono stati portati avanti importanti programmi di rigenerazione urbana”.

La Ghirra ricorda questi progetti:

– il Piano Città per Sant’Elia, dal valore di oltre 100 milioni di euro, che ha consentito la riqualificazione del vecchio borgo e del suo campo da calcio, la realizzazione della piazza del Lazzaretto e del lungomare, il ponte ciclopedonale sul Mammarranca; lavori da completare con la realizzazione del porticciolo della piccola pesca, l’ampliamento del parco degli anelli, la realizzazione delle opere previste nell’accordo di programma con la Regione e Area e il nuovo stadio;

– il Pon Città Metropolitane, con cui sono stati ottenuti quasi 40 milioni di euro per rendere più snella la burocrazia, completare le piste ciclabili e potenziare il bikesharing, migliorare l’illuminazione pubblica, attivare l’agenzia sociale per la casa per assegnare alloggi e rafforzare i percorsi di inclusione per le persone più fragili, ma anche la rifunzionalizzazione dell’ex asilo di via Schiavazzi a Sant’Elia e dell’ex scuola di via Santa Maria Goretti a Pirri come centri socioculturali;

– l’ITI Is Mirrionis, l’intervento territoriale integrato da 15 milioni che prevede la alloggi popolari, spazi ed edifici pubblici (la piazza del mercato, l’hangar e l’ex scuola di via Abruzzi) per attivare politiche socioculturali studiate ad hoc per il quartiere;

– il progetto per Sant’Avendrace, 18 milioni ottenuto con il bando periferie a cui si accompagneranno interventi di privati per riqualificare strade, marciapiedi e illuminazione pubblica, realizzare il parco urbano sportivo di San Paolo e un nuovo quartiere con servizi e abitazioni dedicate ai redditi più bassi al posto dell’ex mattatoio di via Po.

“Piuttosto che pensare a opere faraoniche come il tunnel subacqueo di via Roma – conclude – confido che i progetti ereditati da questa amministrazione vengano portati avanti e che le politiche per intervenire nei quartieri più disagiati vengano rafforzate”.

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