Ticca, presidente della commissione Lavori pubblici, in un lungo post risponde alle polemiche sollevate dall’opposizione e dal mondo ambientalista alla riqualificazione di viale Trieste. I ficus secolari entro 10 anni saranno espiantati da viale Trieste, messi a dimora nei parchi cittadini e sostituiti con ficus più giovani e peri cinesi. Sempre che la Soprintendenza dia l’ok all’operazione
Non saranno tagliati. I ficus secolari entro 10 anni saranno espiantati da viale Trieste, messi a dimora nei parchi cittadini e sostituiti con ficus più giovani e peri cinesi. Sempre che la Soprintendenza dia l’ok all’operazione.
Umberto Ticca, presidente della commissione Lavori pubblici in un lungo post risponde alle polemiche sollevate dall’opposizione e dal mondo ambientalista alla riqualificazione di viale Trieste, contro la quale è stata anche organizzata una raccolta di firme on line.
“In questi giorni il tema della riqualificazione di viale Trieste ha occupato il dibattito cittadino”, scrive Ticca, “temi come questo, che toccano l’ambiente e il paesaggio della città, sono molto facili da strumentalizzare, per questo una certa sinistra cagliaritana non resiste alla tentazione di raccontare una verità distorta.
Credo sia importante riportare il dibattito ai fatti precisando alcune cose: non è previsto il taglio dei 233 ficus di viale Trieste, il progetto è un preliminare, dovrà necessariamente passare al vaglio della Soprintendenza (non perché lo dice il Grig o una petizione ma perché lo impone la legge) che avrà l’ultima parola sulla scelta delle specie arboree. Per intenderci se la Soprintendenza dirà che il valore monumentale del viale va tutelato prima di ogni altra cosa allora rimarranno i ficus. Poi. La proposta avanzata dal Comune prevede l’ampliamento delle aree permeabili e delle aiuole dei ficus che finalmente saranno liberati dal bitume. Dei 233 ficus verranno tagliati solo quelli morti o catalogati con una propensione al cedimento tale da rendere vana una qualsiasi tipo di intervento conservativo e pericolosa per l’uomo la loro presenza. E’ previsto l’impianto di 79 nuovi alberi in aggiunta ai 233 attuali. Alcuni sono reintegri di vecchi abbattimenti che la vecchia giunta non ha mai sostituito. Per gli altri alberi è prevista una graduale sostituzione con l’espianto dei ficus attuali (che verranno dimorati nei parchi cittadini) e l’impianto di ficus nuovi più giovani e sani che non avranno più la necessità di devastare marciapiedi per poter tentare di sopravvivere e creeranno una alberata mista.
In definitiva al termine del progetto la città avrà un viale che passa da 233 alberi a più di 300 e la città godrà comunque dell’apporto dei circa 200 ficus spostati da viale Trieste e messi a dimora in zone dove la loro speranza di vita possa essere la più lunga possibile.
Basterebbe questo per spegnere le polemiche, invece c’è altro: siamo davanti ad una riqualificazione importante, Viale Trieste diventerà davvero un viale pensato non più solo in funzione delle auto ma dell’uomo, con spazi verdi e piazze. Ma soprattutto diventerà un viale più sicuro, perché Cagliari non debba mai più seppellire un cittadino morto per mancanza di attenzione al verde”.