Rifiuti bruciati al campo rom, 9 bosniaci a processo per disastro ambientale
Dovranno comparire il 22 marzo prossimo davanti al Tribunale collegiale di Cagliari per rispondere di disastro ambientale. Nove cittadini di origine bosniaca sono stati rinviati a giudizio dal gup Giorgio Alfieri che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Giangiacomo Pilia, titolare del fascicolo sui roghi di rifiuti nelle discariche abusive vicine al campo rom sulla statale 554, alle porte di Cagliari.
Per anni, in quell’area nei pressi della Motorizzazione civile si è dato fuoco a rifiuti di ogni genere, invadendo di fumo e diossina i rioni di Mulinu Becciu e San Michele. Il 25 novembre 2016, su richiesta del pm Pilia, il Tribunale sequestrò il campo rom e alcuni furgoni utilizzati per trasportare la spazzatura. L’indagine condotta dal Noe dei Carabinieri si era chiusa con le ipotesi di reato di abbandono, raccolta, gestione illecita di rifiuti, anche speciali e pericolosi, inquinamento e disastro ambientale.
Nell’udienza preliminare di questa mattina si è costituito parte civile il Gruppo di Intervento giuridico, l’associazione ambientalista che più volte negli anni ha denunciato l’attività di incendio dei rifiuti, i rischi di inquinamento e i danni per gli abitanti della zona e per l’ambiente. Il 22 marzo del prossimo anno i nove imputati compariranno davanti al collegio per la prima udienza del processo.