Via Giardini. Locale senza autorizzazioni necessarie
L'inaugurazione a novembre del 2005: ha ospitato corsi e attività per gli anziani e i bambini del quartiere. È stato chiuso alla fine del 2007, dopo l'intervento del nucleo speciale dei carabinieri.
Nel 2005 è diventato il punto di aggregazione del quartiere di Villanova: proiezioni di film, corsi di ginnastica per gli anziani, intrattenimento per i bambini. Peccato che negli uffici dell'assessorato all'urbanistica, il centro sociale “Archimedia”, risultasse più modestamente un garage.
Quindi non adatto ad ospitare le attività dell'associazione.
IL BLITZ Se ne sono accorti i carabinieri dei Nas durante un sopralluogo datato settembre 2007. E così la cooperativa Arca 88 (che è anche proprietaria dei locali) è stata costretta a chiudere.
I militari - secondo radio quartiere, chiamati dai vicini, perché disturbati dai rumori - hanno scoperto che la destinazione d'uso dell'immobile era quella di un'autorimessa. Anche se all'interno il look era cambiato: sala per le conferenze, palestra e terrazzo per le feste dei bambini.
LA DIFESA Elisabetta Nonnis, presidente della cooperativa, racconta la sua versione, fondata sulla buona fede: «Quando abbiamo acquistato l'immobile, nel 2000, lo abbiamo fatto credendo che avesse una destinazione d'uso commerciale. Poi quando ci siamo accorti che all'assessorato all'urbanistica era registrato come un garage, abbiamo chiesto il condono. Ma i Nas sono arrivati prima che la pratica venisse accettata».
Chiusura forzata e investimenti in fumo, o quasi. «Abbiamo speso quattrocento mila euro per Archimedia, comprese le procedure per il condono. E ora la nostra cooperativa è in difficoltà, anche per questo blocco delle attività».
UNICO ESEMPIO Uno stop per il quale si lamenta tutto il quartiere di Villanova. Il presidente della Circoscrizione, Gianfranco Carboni, chiede che venga trovata una soluzione per gli abitanti: «Non ci sono centri di aggregazione nelle vicinanze e ora molti anziani non sanno come passare il tempo. Quello della Marina ad esempio, molto frequentato dagli anziani, è stato chiuso da poco. Quello di via Molise invece, anche se aperto, non è un centro di aggregazione. Nella Circoscrizione ne abbiamo solo uno a Castello, produttivo ma in una posizione infelice».
«SERVE ALTERNATIVA» Sulla stessa linea, anche l'assessore comunale alle politiche sociali Anselmo Piras: «Serve un centro sociale per i portatori di handicap e gli anziani. Archimedia era frequentato da molte persone, anche dai bambini. Abbiamo chiesto alla cooperativa di cercare dei locali alternativi all'interno del quartiere».
Difficile, visto che le condizioni economiche della società non sono delle migliori.
MICHELE RUFFI
01/06/2008