Al cimitero di Cagliari arriva un nuovo forno crematorio: “Sarà rapido e gestito da privati che guadagneranno su ogni cremazione”
Più cremazioni negli ultimi anni nel camposanto cagliaritano, ma non basta. Presto saranno realizzati mille nuovi loculi ed è in arrivo un nuovo forno: “Tutti i guadagni andranno al privato che garantirà tempi più rapidi. La metà delle duemila salme cremate nel 2020 erano di persone che non vivono in città”
Il forno crematorio del cimitero di San Michele a Cagliari funziona e lavora, a pieno ritmo, soprattutto negli ultimi tre anni. Tra il 2019 e il 2021, infatti, il trend è in aumento del 18%: vuol dire che, in media, circa 1700 salme sono state cremate e non, invece, chiuse dentro una bara. Nel cinquanta per cento dei casi si è trattato di persone che non vivevano nel capoluogo sardo, e ciò è spiegabile con i pochi forni presenti nei camposanti isolani. Ma il Comune sta cambiando marcia. Come spiegano dagli uffici degli Affari Generali, infatti, “arriverà un nuovo forno gestito da privati. I cittadini pagheranno sempre le stesse tariffe proposte dall’amministrazione comunale, ma tutti i soldi andranno ai gestori”. Ed eccole, le tariffe: 333,07 euro per un residente, 475,82 per chi non viveva in città, 356,86 in caso di feti e 158,60 per pezzi di un cadavere. La mossa studiata dagli uffici vuole portare, nelle intenzioni, “a velocizzare le cremazioni. Oggi, ci vogliono circa quarantacinque minuti a cremazione, col nuovo forno sarà tutto più rapido”. E il Comune, dunque, ha preferito chiamare in causa un privato, probabilmente anche per un fatto d’esperienza.
L’assessora comunale con la delega ai Servizi Cimiteriali, Rita Dedola, spiega: “La scelta della cremazione è sempre personale, ognuno sceglie se fare la classica tumulazione con bara o avere solo le ceneri del proprio caso. Per ora nel cimitero c’è ancora spazio”, ma presto partiranno i lavori per realizzare mille nuovi loculi.