Servitù militari. Lo Stato lo cede alla Regione che vuole trasformarlo nel primo centro di cura cittadino
Il complesso di via Is Mirrionis tra i beni trasferiti dal ministero della Difesa: vale 50 milioni
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦
Il Santissima Trinità in mano alla Regione. È pronto a diventare il più grande ospedale cittadino, dopo il definitivo trasferimento dei reparti del San Giovanni di Dio a Monserrato. Ovviamente dopo l'opportuno potenziamento: il fiore all'occhiello di una riqualificazione dell'area, già partita con la lottizzazione di Coimpresa che si estende anche a Tuvumannu e che prevede un asse stradale di collegamento tra via Cadello e via San Paolo, attraverso via Is Maglias. L'idea del Santissima Trinità potenziati, già lanciata dal sindaco Emilio Floris, sembra aver avuto il disco verde anche dell'assessore alla Sanità Antonello Liori. E dopo il passaggio dell'area dal ministero della Difesa alla Regione, il progetto può partire. L'ospedale fa parte dell'elenco dei “beni e diritti non destinati a servizi statali da trasferire alla Regione Sardegna”, cioè beni non utilizzati da enti dello stato. Le dismissioni sono già partite e la commissione comunale Cultura, col Municipio ambizioso, di prendere possesso almeno di una parte dei beni dismessi, ha già deciso di visionare i siti.
NELL'ELENCO l'ospedale si chiama ex caserma funzionale Is Mirrionis, valore di mercato 50 milioni di euro. Utilizzato dalla Asl 8, spiegano i documenti della Regione, il complesso è composto da ex caserme militari e aree pertinenziali, in consegna per circa il 50 % del totale alla Asl 8. L'elenco dei beni non utilizzati da servizi statali include anche la porzione della tenuta agricola San Bartolomeo, tra il colle Sant'Ignazio e Sant'Elia: una parte del compendio, la zona di Marina Piccola del valore 1 milione e 800 mila euro, verrà trasferita alla Regione
L'ELENCO è lungo: il terreno demaniale San Bartolomeo (via San Bartolomeo), il verde pubblico del Poetto (destinato al Comune in vista del progetto di valorizzazione del lungomare), l'ex deposito siluri della zona di Sa Serra (fabbricati militari occupati da privati). Ci sono poi aree per la costruzione di alloggi Erp. Si tratta delle case per alluvionati nel lotto Elmas, sulla statale Cagliari-Iglesias, e dei due lotti delle case per senza tetto vicino al Lazzaretto di Sant'Elia. Ci sono poi due aree in viale Colombo: una verde e area urbana. Sono destinate al Comune per urbanizzazioni e strade, ma fino a qualche mese fa erano state al centro della trattativa tra la giunta Soru e Coimpresa, alla ricerca di un risarcimento per lo scambio con Tuvixeddu. Tra i beni non utilizzati dallo stato e destinati alla Regione anche le ex aree demaniali e marittime di Su Siccu e La Playa, valore di 9 milioni e 500 mila euro. Su via Is Mirrionis insistono anche i fabbricati degli eredi Papi Evelina (3 appartamenti più un box) oggetto di contenziosi per occupazioni abusive, e gli ex capannoni militari e aree limitrofe ospedale Is Mirrionis: valore 6 milioni 420 mila euro. ¦
Oggi blitz in via Monte Grappa e alla galleria di vico Merello
Il sistema verde ¦
¦ Prosegue l'iter della commissione comunale Cultura. La settimana scorsa Maurizio Porcelli ha avuto una graditissima sorpresa: gli hanno spalancato i cancelli dell'ex deposito di carburanti dell'Areonautica di Monte Urpinu. Domani ci ritenta con un sopralluogo alla caserma Dicat di via Monte Grappa caserma e all'ex ricovero in vico III Merello. E proprio quest'ultimo è quello che maggiormente interessa alla commissione. L'area si trova al centro del grande parco urbano previsto tra le cave di Buoncammino, l'orto dei Cappuccini e la galleria Don Bosco. Un “sistema verde”, già studiato da Regione e Comune, in grado di connettersi (grazie al tunnel che collega l'orto dei Cappuccini con l'anfiteatro romano) col sistema analogo costituito dall'anfiteatro, l'area verde del San Giovanni di Dio, l'orto botanico e la villa di Tigellio.
La chiave
Tour delle servitù e vertice al Comune ¦
¦ Terminato il tour delle servitù militari la commissione Cultura ospiterà un vertice coi responsabili regionali delle dismissioni e il sindaco Emilio Floris.
Già trasferito l'ex poligono di tiro ¦
¦ Tra i beni già in mano alla Regione anche il 68° deposito carburanti di Monte Urpinu, l’ex stabulario o “batteria Prunas” e l’ex poligono di tiro.
Anche le caserme passano di mano ¦
¦ In arrivo l'ospedale militare Amerigo Demurtas, la caserma Gioda e Martinazzo di via Nuoro, la caserma Griffa e la Ederle.