Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sì al Palasport, ma servono altri 5 milioni Nuovo Palasport, servono 5 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
19 ottobre 2009

Approvato dalla Giunta il progetto della parte esterna. L'assessore Lorrai: l'appalto il prossimo passo

Sorgerà in via San Paolo, avrà 10 mila posti e ospiterà anche concerti

Ammendola (Fipav): «Finalmente si è smosso qualcosa, in questi tre anni abbiamo già perso l'opportunità dei mondiali maschili».
Sulla carta potrebbe essere l'uovo di Colombo che rimpiazzerà in un colpo solo due assenti ingiustificati: un rettangolo per volley, basket e calcetto indoor ad alti livelli e un'arena per i concerti in grado di sostituire - numeri alla mano - l'asfalto ruvido della Fiera.
Il nuovo Palazzetto dello sport dovrebbe nascere in via San Paolo, nell'area dove hanno sempre piantato le tende i circhi di mezzo mondo durante le tappe cagliaritane, avrà 5.000 poltroncine distribuite su una tribuna a due livelli, ma l'utilizzo del parterre a bordo campo porterebbe la capienza «fino a 9-10.000 posti», come annuncia la scheda tecnica di un progetto che per ora è solo alle fasi preliminare. «Stiamo portando a termine i sondaggi nel terreno: il prossimo passo sarà la gestione della fase d'appalto», spiega Raffaele Lorrai, assessore ai lavori pubblici del Comune.
Il tempo non è tantissimo se si considera che il primo obiettivo sarà quello dei campionati mondiali di pallavolo femminile: Cagliari è già stata inserita nella lista delle “sedi di girone”, ma la decisione definitiva sarà nel 2011 e per quella data la Federvolley pretenderà qualcosa di più di un disegno dei profili esterni della struttura. Anche perché la città sarebbe recidiva: nel 2010 avrebbe dovuto ospitare le partite del mondiale (sempre di pallavolo) maschile, ma in mancanza di un Palazzetto adeguato la Sardegna ha dovuto cedere il posto al Friuli.
CORSA CONTRO IL TEMPO Eppure i fondi (6 milioni di euro) necessari sono stati stanziati nel bilancio regionale dal 2006 e per non perderli bisognerà impegnarli entro la fine dell'anno. Un'ipotesi già scartata, vista l'approvazione del progetto da parte della Giunta Floris. «Ma i sei milioni che verranno finanziati dalla Regione non basteranno», precisa il dirigente comunale Mario Mossa. «Per completarlo serviranno altri soldi che troveremo nel bilancio del Comune». Serviranno altri 4 o 5 milioni di euro, da stanziare nel prossimo bilancio.
TAVOLACCI SCETTICO Impossibile fare una previsione attendibile perché, come sottolinea Massimiliano Tavolacci, non esiste ancora un progetto degli interni del futuro palazzetto: «Manca ancora la parte più importante: per ora la Giunta ha approvato i disegni esterni, niente di più». Secondo il presidente (sponda Udc) della commissione urbanistica in Municipio la struttura dovrebbe essere il punto di partenza della riqualificazione di tutta l'area di via San Paolo e viale Sant'Avendrace: «Servirebbe uno studio unitario, una pianificazione che abbia come perno quella zona, che deve rinascere».
IL PROGETTO Se nascerà, il palazzetto occuperà una superficie di oltre 11 mila metri quadri (92 metri di lunghezza per 131 di larghezza) e secondo i documenti preliminari approvati dalla Giunta con la delibera 356 del dicembre 2008, «potranno svolgersi manifestazioni sportive quali pallacanestro, pallavolo, calcio a 5 e 7». Non solo: dentro troveranno spazio «una palestra per il pre-riscaldamento degli atleti, servizi igienici, spogliatoi, sala stampa, punti di ristoro». Le tribune saranno su due piani: il livello inferiore, cioè quello più vicino al parquet, sarà «parzialmente retrattile», mentre «il campo di 3.360 metri quadri permetterà lo svolgimento di manifestazioni extrasportive o grandi eventi».
LE SPERENZE DELLE FIPAV Vincenzo Ammendola, presidente regionale della Fipav, accoglie con sorpresa la notizia del nuovo palazzetto: «Temevamo che perdessero i fondi. Finalmente si è smosso qualcosa, in questi tre anni abbiamo già perso l'opportunità dei mondiali maschili. Entro la fine di novembre invieremo la domanda alla federazione nazionale, per confermare la nostra candidatura ai campionati femminili del 2014. Spero che il progetto vada avanti senza intoppi, perché questa data non è lontanissima e basta un contrattempo per mandare tutto all'aria».
MICHELE RUFFI

17/10/2009