Casa albergo. Parla l'uomo che ha fatto scattare le indagini sulla gestione dell'associazione Madonna della strada
«Gli anziani pagavano per entrare al circolo ricreativo»
La Onlus Madonna della Strada faceva pagare il biglietto agli anziani che frequentavano il circolo. E così l'Agenzia delle entrate ha deciso che i soci devono versare le tasse. Ecco come è nata l'inchiesta.
Balli di gruppo, karaoke e cene organizzate nel vecchio salone della chiesa Madonna della Strada, a Mulinu Becciu. Fin qui niente di strano. Ma i responsabili del circolo ricreativo per anziani avrebbero fatto pagare, nei tanti anni di gestione, un biglietto d'ingresso.
È partita da alcune denunce dei residenti del rione, presentate alla Finanza tra il 1999 e il 2000, l'inchiesta sulla Onlus Madonna della Strada (al centro di una vicenda giudiziaria sugli anni di gestione della Casa Albergo) che di “non lucrativo”, secondo l'Agenzia delle entrate, non aveva neanche la parvenza. Per questo le ha revocato la dicitura Onlus (con le conseguenti agevolazioni fiscali) trasformandola in una società di capitale e chiedendo ai cinque soci fondatori gli arretrati Iva, Irpeg e Irpef, con tanto di sanzioni, di sei anni di gestione, dal 2001 al 2006. Una cifra da collasso: due milioni di euro.
LA VITTIMA Cartelle che per poco non hanno fatto svenire Antonello Pinna, 42 anni, nato e cresciuto a Mulinu Becciu. «Quando ho ricevuto le prime, nel dicembre del 2008, ho pensato a uno scherzo. Ho scoperto così di essere socio fondatore di una Onlus. Peccato non ne sapessi niente». Pinna è ancora frastornato: «Dopo aver chiesto l'accesso agli atti ho visto che ero stato inserito nella Onlus, a mia insaputa, come socio fondatore». Si è così rivolto a un avvocato per chiedere il blocco del pagamento delle cartelle (quattro del dicembre 2008, due dello scorso settembre, per un totale di circa 400 mila euro), accompagnando il tutto con una querela presentata in Questura per falso. «Risultavo presente in alcune riunioni e assemblee in giorni in cui ero a lavoro. Poi nel 2006 sono stato espulso dalla società per le mie troppe assenze».
L'INCHIESTA Antonello Pinna ha dato così il via ai controlli sull'associazione che ha gestito la Casa Albergo e gli altri quattro soci fondatori sono finiti nel registro degli indagati per falso: il presidente Enrico Mercurelli, 42 anni di Cagliari, il suo successore, l'ex parroco della chiesa Madonna della Strada don Giovanni Manca, Fausto Utzeri, 47 anni di Cagliari, e un ex vigile urbano, Franco Cadeddu, morto nelle more dell'inchiesta. Dai controlli sui conti correnti è saltata fuori un'anomalia: Mercurelli avrebbe trasferito dal conto della Onlus su quello suo personale molti soldi (circa 200 mila euro). A che titolo? Lo stabilirà l'inchiesta che stanno portando avanti gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia.
LE STRANE RIUNIONI E uno degli indagati, Fausto Utzeri, va al contrattacco. «Sono tra i soci fondatori, ma dal 2000 al 2004 non ho mai partecipato a riunioni della Onlus. Nel dicembre del 2004 sono stato nominato direttore e mi sono occupato solo della gestione del personale della Casa Albergo per dimettermi a metà del 2006, in disaccordo con gli amministratori che sono sempre stati Mercurelli, fino al 2004, don Gianni Manca e Cadeddu. Ho già presentato il ricorso per contestare le cartelle. Non solo: ho visto che il mio nome compare in alcune riunioni del consiglio d'amministrazione. Non ne ho mai fatto parte e non posso aver partecipato. Chiederò conto anche di questo». La battaglia giudiziaria all'ombra della chiesa Madonna della Strada sembra solo all'inizio.
MATTEO VERCELLI
17/10/2009