DOMENICA, 18 OTTOBRE 2009
Pagina 2 - Cagliari
Il Gruppo Grimaldi pubblica i dati delle compravendite condotte nei capoluoghi e in provincia. Nell’ultimo anno Cagliari ha tenuto
La domanda di case nel centro storico non è mai diminuita
CAGLIARI. L’andamento del mercato immobiliare a Cagliari conferma i numeri dell’anno precedente (con una flessione del 5,4 per cento identica a quella del 2008), in linea con la situazione sarda (che segna un calo del 7,7 per cento) e nazionale (che fa registrare una variazione negativa ancora maggiore, pari all’11,7 per cento). E’ il dato che emerge dal rapporto pubblicato dalla United business holding per il gruppo Grimaldi - professione casa. Si conferma che Cagliari ha il mercato alloggi più caro dell’isola. Non c’è crisi della domanda di case in centro storico e, se si deve investire, meglio un appartamento in centro che in periferia.
In Sardegna, dunque, la situazione è meno negativa rispetto a quella nazionale, anche a causa della bassa densità demografica. Dal capoluogo in particolare arrivano significativi segnali di tenuta, visto che nei primi sei mesi del 2009 le compravendite sono risultate le stesse del 2008 (758). In Provincia le transazioni sono diminuite invece del 5,4 per cento. Per quanto riguarda i prezzi, c’è una frenata generale, dovuta principalmente alla riduzione della domanda, che ha inciso soprattutto sugli immobili di qualità medio-bassa. La ricerca statistica dice che in città il costo delle abitazioni è calato del 5,4 per cento, stesso dato che ha fatto registrare Torino. In Italia la città con la diminuzione minore è risultata Genova (-5,1 per cento), quella invece con il decremento più alto Palermo (-8,3 per cento).
Passando all’analisi dei tempi di vendita degli immobili, a Cagliari il dato è di 6,3 mesi, al di sotto della media nazionale di 7,1. La città in cui ci vuole più tempo per le transazioni è Genova, dove occorrono 8,3 mesi. Riguardo poi alla differenza fra prezzo iniziale e prezzo finale di vendita, questa nel capoluogo sardo è abbastanza bassa, del 12 per cento, mentre a Catania raggiunge addirittura il 20 per cento. Nel capoluogo sardo una casa in centro viene a costare in media da 2.400 a 3.500 euro al metro quadro, record isolano, mentre in periferia si scende ad un costo minimo di 1.200 euro al metro quadro e massimo di 2 mila.
Gli acquirenti cercano soprattutto abitazioni nuove o in discreto stato e ubicate in zone di pregio, con una superficie fra i 60 e i 120 metri quadri. Pochi (il 15 per cento) vogliono una casa da ristrutturare completamente, mentre resta costante la domanda di case nel centro storico.
Relativamente alla composizione del mercato, dall’analisi dell’Ubh risulta che il 50 per cento dei proprietari decidono di vendere per acquistare nuove abitazioni. Nel 50 per cento dei casi succede anche che comprando una nuova casa cambiano zona o quartiere della città.
Tutti gli indicatori confermano che nel 2009 il mercato residenziale in Sardegna presenterà ancora il segno meno. «Tuttavia il peggio è passato - ha affermato Fabrizio Schirru, direttore di Tree group Sardegna - ed essendoci stati tre anni consecutivi di calo, come mai è accaduto nell’ultimo quarto di secolo, il prossimo biennio dovrebbe far segnare un inversione di tendenza, anche se ci vorrà tempo per risalire la china». Ma quali sono le aree dove in questo momento conviene maggiormente comprare casa? «Sicuramente nell’hinterland i prezzi delle abitazioni sono più bassi - ha detto ancora Fabrizio Schirru - tuttavia nel lungo periodo un investimento immobiliare in città dà maggiori frutti». (p.c.)