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Covid, ancora ricoveri in Sardegna: "Non vaccinati 9 pazienti gravi su 10"

Fonte: www.youtg.net
6 ottobre 2021

Covid, ancora ricoveri in Sardegna: "Non vaccinati 9 pazienti gravi su 10"

CAGLIARI. “Diminuzione del numero dei contagi non significa per forza meno ricoveri in terapia intensiva”. Così Sergio Babudieri, direttore di Malattie infettive dell'Aou di Sassari, analizza l’andamento della curva epidemiologica nell’Isola. Perché se è vero che i casi registrati martedì sono 51, numeri nettamente inferiori anche fino a qualche settimana fa, è anche vero che si registrano ancora pazienti che varcano l’ingresso delle terapie intensive.

“Ci sono due tipologie”, dice Babudieri, “quelli che non sono vaccinati e possono sviluppare una malattia grave, e i vaccinati che hanno già passato la malattia, hanno un sistema efficace contro il virus, ma si presentano al pronto soccorso per altre problematiche come un’infezione e risultano positivi al tampone: questi non sono pazienti che hanno il covid, ma sono infetti e potenzialmente infettanti, hanno bisogno di essere assistiti per la patologia per cui si sono rivolti all'ospedale”.

Ma quale è il rapporto dei primi e dei secondi ? Non ha dubbi Babudieri: “Nove a uno. Chi è ricoverato, la stragrande maggioranza, sono pazienti che sono suscettibili e hanno bisogno di essere assistiti per il covid. Man mano che aumentano le vaccinazioni andremo a riscontrare sempre più pazienti che si vedranno solo occasionalmente, magari positive, ma non pazienti covid”.

Quindi, senza dubbio, secondo il professore di Sassari, “se c’è un ritorno alla normalità è solo grazie alle vaccinazioni”.

L’autunno è iniziato da appena due settimane, e le temperature consentono ancora ai sardi di andare al mare, ma attenzione, perché potrebbe arrivare un nuovo balzo dei contagi. “Dipende da quanto circola il virus, ma il bel tempo porta a stare all’aperto, mente l’aggregazione amplifica una circolazione che già esiste, spesso difficilmente identificabile. Il virus possiamo prendercelo tante volte nel corso della nostra vita, dovremo abituarci a conviverci”.