Cagliari, la Fiera dopo i vaccini? Un piano di rinascita da oltre 80 milioni di euro
CAGLIARI. Un polo vaccinale non è per sempre. Dura a lungo, certo. Ma per quello di Cagliari, quando non saranno più necessarie vaccinazioni a ciclo continuo, i piani sono altri. La Fiera di Cagliari è gestita dal centro servizi per le imprese, che a sua volta è azienda speciale della Camera di Commercio. E l’ente camerale ha un accordo di programma con Regione, Comune e Autorità portuale per stravolgere quei 12 ettari tra viale Diaz e il mare. Il patto da oltre 80 milioni è stato sottoscritto nel 2019.
Fiera-Uno
La pandemia ha rallentato tutto. Ma prima dell’estate nel Largo Carlo Felice è stato approvato un altro documento ufficiale: l’atto di programmazione delle attività. E tra queste c’è “un progetto complesso, di carattere pluriennale, e che prevede la condivisione e il coinvolgimento di diversi attori istituzionali, alcuni dei quali in qualità di finanziatori”: la riqualificazione del quartiere fieristico, appunto.
Ats ha un contratto di affitto che scadrà a fine settembre, che verrà sicuramente rinnovato. Gli accordi con gli infermieri sono efficaci fino al 30 ottobre. Col nuovo decreto, ci saranno da vaccinare tutti i dipendenti pubblici, si inizierà con le terze dosi. Ma quando il sistema entrerà a regime, tra mesi, la Fiera potrebbe essere liberata.
E la Camera di commercio ha quattro obiettivi. La riqualificazione e rifunzionalizzazione degli spazi dedicati all’attività espositiva e congressuale, l’ insediamento di un polo dell‟'nnovazione dedicato alle attività di trasferimento tecnologico e start e la realizzazione di spazi a vocazione direzionale, l’insediamento di funzioni accessorie allo sviluppo del comparto, che significa la costruzione di una struttura ricettiva.
Fiera-due
E, si legge ancora, la realizzazione di sinergie tra i comparti economici. E quest’ultimo punto è di ulteriore interesse. Perché nei documenti si legge che l’autorità portuale ha in atto dei progetti di riqualificazione del waterfront, e che i cantieri navali della zona hanno le concessioni scadenza. La Camera di Commercio vuole collegare la Fiera al mare. Dove verrà realizzato un “polo per la nautica da diporto”.
In più c’è il piano per lo stadio: il cavalcavia di viale Ferrara dovrebbe sparire. In ballo, secondo le prime stime, ci sono 82-84 milioni di euro. La quantificazione dell’investimento, si legge, sarà tuttavia approfondita da livelli di progettazione più approfonditi. Virus permettendo.