Rassegna Stampa

Il Sardegna

Voragine nelle casse della Onlus scandalo sull'albergo dei poveri

Fonte: Il Sardegna
15 ottobre 2009

Mulinu Becciu. Ammanco da centomila euro nel conto dell'associazione della chiesa “Madonna della Strada”

La procura indaga dopo l'esposto di un consigliere “fantasma”: «Rubata la mia firma»

Elena Laudante elena.laudante@epolis.sm ¦

C'è un albergo per i poveri, in via Tiepolo, che potrebbe aver fatto la fortuna del suo ex gestore. Era il presidente di una onlus molto particolare, perché nel suo consiglio d'amministrazione sedeva addirittura un fantasma, un componente che - stando a quanto ha denunciato - non ha mai saputo di farne parte. È una vicenda intricata quella che vede al centro di un'inchiesta l'associazione senza scopo di lucro “Madonna della Strada”, costituita nel 2000 attorno alla chiesa di Mulinu Becciu per volontà dell'allora parroco di via Crespellani, don Gianni Manca. Dal 2001 al 2004 la onlus ha amministrato la casa- albergo tra via Tiepolo e via Gherardo delle Notti per conto del Comune, in base ad una convenzione che assegnava «la gestione - aveva spiegato l'allora assessore alle Politiche sociali - per conto dell'amministrazione ». Un servizio che via Roma ha pagato con 16mila euro al mese fino al 2004. E proprio in quell'anno i consiglieri d'amministrazione si accorgono di un ammanco nel conto corrente sociale, fino ad allora affidato per le operazioni all'ex presidente del Cda, l'avvocato Enrico Mercurelli. Nel gennaio 2005 Il Sardegna ne dà conto. Ma solo oggi la polizia ha scoperto che l'ex presidente Mercurelli potrebbe sapere dove sono finiti quei soldi. L'esito delle indagini è arrivato soltanto di recente, per presunti reati che risalgono al periodo tra il 2002 e il 2004. È proprio in questo lasso temporale - dal 2004 al 2009 - che interviene il “fantasma”, ovvero l'ignaro amministratore di una onlus che non ha mai visto. È dicembre 2008 quando un certo signor Antonello Pinna riceve una comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate: l'Erario batte cassa per quegli onorari percepiti da componente il consiglio d'amministrazione di una onlus, proprio la “Madonna della Strada”, con sede in via Tiepolo. Pinna non capisce, non ricorda - denuncerà di lì a breve - di essere mai stato in quel consiglio d'amministrazione. Eppure il suo nome e la sua firma sono nei documenti della onlus, dall'atto costitutivo ai verbali delle sedute del Cda. Pinna lo scopre solo dopo aver ricevuto l'avviso di accertamento fiscale, a metà dicembre 2008, e solo a quel punto viene a conoscenza del fatto e ricostruisce la sua partecipazione virtuale. Risalito a monte del mistero presenta querela in Questura: qualcuno ha falsificato la sua firma su documenti che sostiene di non aver mai visto. È da quella denuncia del febbraio 2009 che è partita l'inchiesta condotta dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia. Ecco perché l'ammanco denunciato da Il Sardegna nel lontano gennaio 2005 viene a galla solo adesso che la procura sta cercando di approfondire la questione. Pochi giorni fa, gli agenti della Mobile guidati da Oreste Barbella hanno chiesto all'assessorato alle Politiche Sociali di consegnare la convenzione siglata nel 2001, per capire a quale titolo la onlus operasse. Anche perché quando il consiglio d'amministrazione si accorse dell'ammanco - nel 2004 - il Comune si disse ignaro. L'allora assessore alle Politiche sociali, Angelo Vargiu, assicurò in una nota stampa: «Con l'associazione non ci sono mai stati problemi, né di carattere finanziario né di tipo organizzativo». Ma il cda della onlus aveva già scoperto l'ammanco. ¦

L'intervista all'avvocato «Una guerra contro di me»

I consiglieri ¦
¦ «I miei rapporti con gli altri soci della onlus mi parevano ottimi». È stata una guerra personale contro di me». Così Enrico Mercurelli, 45 anni, avvocato, aveva risposto al sospetto sollevato in seguito alla scoperta dell'ammanco nelle casse della onlus “Madonna della Strada”, della quale era direttore. Mercurelli era stato anche consulente dell'ex assessore del comune di Quartu Gabriele Marini (Riformatori), prima di entrare nella onlus fondata da don Gianni Manca. Oltre a loro nel consiglio d'amministrazione sedeva l'ex agente della Municipale Franco Cadeddu, Fausto Utzeri, direttore del ricovero, e Antonello Pinna, che si dice ignaro di tutto. Dall'aprile 2004 Mercurelli disertò le sedute: il Cda lo dichiaròdecaduto per poi scoprire l'ammanco da circa centomila euro nel conto corrente che serviva per la manutenzione dell'albergo dei poveri.


L'albergo

Un ricovero per novanta poveri
La struttura ¦
¦ Trenta sette stanze che poteva contenere novanta ospiti, quasi tutti indigenti, poveri senza casa e senza lavoro. La casa albergo di via Tiepolo, alle spalle della chiesa di Mulinu Becciu, doveva accogliere persone in difficoltà. Il Comune versava alla onlus sedicimila euro al mese per la manutenzione dei locali, il personale dipendente, le spese e le pulizie di tutto l'immobile.