Cagliari, devastazione dopo i temporali a Sant’Elia: “Garage e strade invase dall’acqua”
Un classico, purtroppo, che non passa di moda. Nelle vie dove ci sono i palazzoni basta una pioggia forte per isolare decine di famiglie: “Per uscire dobbiamo mettere gli stivali, qui ci sono anziani e disabili. Da anni aspettiamo le fogne nuove, Comune e Area non fanno nulla ma le
Potrebbe essere una foto di dieci o anche vent’anni fa, invece è stata scattata nelle ultime ore. Nel rione popolare cagliaritano di Sant’Elia, ogni volta che piove, le vie diventano maxi piscine puzzolenti, tra acque di scarico e acqua piovana che si mischiano e che arrivano sin dentro i garage, soprattutto tra piazza Falchi e piazza Lao Silesu. Tra i palazzoni regna la rabbia degli abitanti, decine di famiglie costrette o a non uscire di casa per giorni o ad attrezzarsi con stivaloni. Ma anche un gommone, perdonando la facile ironia, sarebbe utilizzabile.
Storie che si ripetono, legate a rimpalli assurdi tra Comune e Area. I due enti potrebbero realizzare fogne nuove e collegare alcuni scarichi, ma il tempo passa e all’orizzonte non si vede nessun operaio. Gabriella Paderi, residente in piazza Falchi e tra le componenti del comitato di quartiere, non si stanca di lottare e segnalare quel che lei stessa definisce “ingiustizie”.
“Siamo con l’acqua alle caviglie, tanti garage sono allagati. Solo nel mio palazzo siamo cinquantuno famiglie, le nostre strade non esistono più da anni. Ad ogni temporale si ripete la stessa odissea, qui ci sono anche anziani in carrozzina e disabili, ma pensate anche alle mamme con bambini. Dove sono le fogne nuove? Perché Comune e Area continuano a rimpallarsi le responsabilità degli interventi da compiere? Eppure, tra Tari e altre tasse, paghiamo sempre tutto”.