Rassegna Stampa

Il Sardegna

Lo strano affare della casa-albergo lavoratori non pagati e «inefficienze»

Fonte: Il Sardegna
16 ottobre 2009

Mulinu Becciu. Nuove ombre sulla onlus “Madonna della Strada”: debiti con i dipendenti e pignoramenti

 Dal primo giugno 2008 gestione passata di mano. Il Comune: «Inviammo dei richiami »

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

In che misura abbia inciso il presunto ammanco da duecentomila euro non lo sa, fatto sta che nei confronti dell'associazione “Madonna della Strada” Danilo Cangemi vanta un credito di tremila euro. E, come lui, altri quindici ex dipendenti della onlus costituita nel 2001 attorno alla chiesa di Mulinu Becciu, per gestire la “Casa albergo” di via Tiepolo, sino a maggio 2008. Fino a quando, cioè, l'assessorato alle Politiche sociali ha smesso di rinnovarle la convenzione. «Da un giorno all'altro - racconta oggi Cangemi - siamo rimasti senza un lavoro, quel che è peggio, la “Madonna della Strada” mi ha liquidato solo in parte». «E non ha sempre corrisposto quanto avrebbe dovuto», aggiunge il suo avvocato, Ilenia Pacchieni. Da qui i crediti di Danilo e degli altri dipendenti che - se possibile - alimentano lo scandalo dell'albergo dei poveri. Quel che è certo, «mesi fa l'associazione - continua l'avvocato Pacchieni - riceve un'ingiunzione di pagamento da versare al mio cliente, stabilita dal giudice del lavoro. Una somma mai corrisposta ». A quel punto l'ordinanza diventa esecutiva e si passa alla fase del pignoramento. Rimasto infruttuoso: «Perché - spiega l'avvocato di Cangemi - aveva la pretesa di rifarsi su don Gianni Manca, responsabile legale dell'associazione al momento del mancato rinnovo della convenzione». Ma il pignoramento non si fa, né si sarebbe potuto fare, perché il prete, ex parroco di Mulinu Becciu, è un pensionato al quale - tolte le rate e i debiti da pagare - restano 680 euro per vivere. Fattispecie che esclude il pignoramento.
QUALCHE GIORNO FA gli agenti della Mobile guidati da Oreste Barbella avevano chiesto all'assessorato alle Politiche sociali di consegnare la convenzione siglata nel 2001, per capire a che titolo operasse la onlus. Una struttura aperta nel 2001 per dare ospitalità a indigenti e disagiati sociali, e che, quattro anni dopo, presenta conti che non tornano. Nel 2004, infatti, i consiglieri d'amministrazione si accorgono che dal conto corrente sociale mancano dei soldi. «Ancora non occupavo il mio posto di dirigente - precisa Ada Lai, manager del Comune dal 2005 - quindi non posso sapere nulla delle casse di un'associazione che operava dal 2001». La onlus, però, sopravvive fino a maggio 2008. Passano tre anni, durante i quali in assessorato ci si rende conto che qualcosa non funziona. «Diciamo che la onlus non dimostrava di agire in modo efficiente - racconta Ada Lai - per questo avevamo deciso di non rinnovare la convenzione e di istituire un'altra gara». Nei tre anni in cui ha avuto la competenza, la dirigente rivela di essere ricorsa anche «ad alcune lettere di addebito nei confronti dell'associazione. Era inefficiente, per un po' l'abbiamo tirata». Poi, nel 2008 la nuova gara d'appalto. Vinta dalla cooperativa sociale “L'immacolata” che gestisce la struttura dal primo giugno 2008. La nuova onlus ha tenuto con sè alcuni dei dipendenti della “Madonna della Strada”, compreso Danilo Cangemi che si occupa di coordinare tutti i servizi. Il Comune sovvenziona l'Immacolata con 14mila euro al mese (duemila in meno dei predecessori), ma, ci tiene a sottolineare la pedagogista Tiziana Terrana, «noi della cooperativa offriamo gratuitamente il servizio ludico». Per il resto, le stanze sono 36 e gli ospiti 90. Come prima, insomma. Quanto al modo per farsi assegnare una stanza, «sono i Servizi sociali che ci fanno le segnalazioni - dice il presidente Alessandro Sainas - e in genere i nostri ospiti si trattengono nella casa albergo per otto/dieci mesi».


Il dato

L'associazione di Mulinu Becciu
La storia della onlus ¦
¦ La onlus “Madonna delle Strada” è stata fondata nel 2000 da don Gianni Manca, parroco di Mulinu Becciu, l'allora avvocato Enrico Mercurelli e l'ex vigile urbano Franco Cadeddu (scomparso di recente). Nel 2001 l'associazione senza scopo di lucro firma una convenzione con il Comune, assessorato alle Politiche sociali, per amministrare la casa-albergo tra via Tiepolo e via Gherardo delle Notti. In tre anni il Comune versa alla onlus circa 640 mila euro di rimborsi per la manutenzione dello stabile, il pagamento dei dipendenti (tutti con regolare contratto di lavoro subordinato) e i compensi per gli amministratori. Nel corso degli anni, il presidente Enrico Mercurelli emette assegni sul conto della onlus e il versa sul suo. Quando lascia l'incarico nel 2004, il consiglio d'amministrazione gli concede una liberatoria che sancisce la fine del rapporto ma anche di qualsiasi pretesa.