Rassegna Stampa

Il Sardegna

Gas, imposte comunali e rifiuti è Cagliari la città più cara d'Italia

Fonte: Il Sardegna
16 ottobre 2009

Il rapporto. Il ministero per lo Sviluppo economico diffonde i dati della ricerca sul “Costo di cittadinanza”

L'addizionale Irpef è la più alta tra le 14 metropoli. Salasso sulla raccolta dell'immondizia

Marco Mostallino marco.mostallino@epolis.sm ¦

Che pena vivere a Cagliari. Che sacrificio per le tasche. Per il gas, una famiglia “standard” (tre persone)spende 1.691 euro l'anno, contro i 942 di un nucleo residente a Bari. Le imposte locali superano di un sette per cento la media nazionale, mentre la sola addizionale Irpef esatta dal Comune sfonda del 55% per cento la media delle principali città Il risultato è che Cagliari è la più cara d'Italia per imposte e servizi locali tra le quattordici città metropolitane. Il poco ambito primato è contenuto all'interno del “Rapporto sui costi di cittadinanza”, stilato dall'Osservatorio prezzi e tariffe del ministero per lo Sviluppo economico e diffuso ieri a Bari. «È il gas - spiega Bernardo Pizzetti, curatore del dossier - a far salire Cagliari in classifica».
MA NON SOLO. LE CIFRE fanno impressione. Il ministero di Claudio Scajola rivela che per “costi di cittadinanza in senso stretto” (cioè servizi ed energia) a Cagliari una famiglia paga 3.237 euro l'anno, con un pesante più 14,9 per cento rispetto alla media nazionale che è di 2.816 euro. Colpisce che città considerate care come Roma e Milano impongano ai cittadini costi ben inferiore, con - rispettivamente - 2.738 e 2.671 euro l'anno. Se si passa poi al costo di cittadinanza “allargato”, cioè comprensivo delle imposte locali, la situazione non migliora: Cagliari costa 4.025 euro l'anno contro i 3.778 della media nazionale e - per esempio - i 3.178 di Venezia, i 3.732 di Catania, i 3.821 di Napoli. Passando in rassegna voce per voce quelle che il ministero definisce «spese non comprimibili », si vede dove stanno le ragioni del salasso. Il gas in primis, con Isgas che impone ai cagliaritani le tariffe più alte d'Italia. Poi ci si mette anche il Comune in prima persona: l'addizionale Irpef supera di un impressionante 54 per cento la media degli altri municipi: la giunta cagliaritana pretende dai cittadini un balzello assai più gravoso rispetto a quelle di Gianni Alemanno (Roma è al 10% oltre la media) o fiorentina di Matteo Renzi (meno 34% rispetto alla media italiana). Certo, i bus risultano tra i meno cari (meno 11% per cento il biglietto, meno 26% l'abbonamento), ma questo piccolo vantaggio è subito mangiato da altre voci: la raccolta rifiuti è gravosa per i cittadini, con un costo stabilito dal Comune che supera del 17% la media delle 14 città. Economici gli asili nido, con un meno 46% per cento, ma costosi i servizi idrici e fognari, più 3% sui prezzi medi nazionali. Colpisce che le voci più esose sono quelle che dipendono dal Comune (gas, Irpef municipale, nettezza urbana), mentre le imposte e i servizi regionali sono tra i meno cari d'Italia: addizionale regionale Irpef al meno 23 per cento, impegnative per analisi mediche meno 3%, bollo auto meno 3%, prescrizione di farmaci a costo zero. I dati sono stati resi noti ieri a Bari, durante l'incontro tra il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (Cncu) e le Regioni. Quanto al rapporto tra costi ed efficienza, Gianfranco Vecchio, direttore generale del ministero, di fronte alla questione ha glissato, lasciando che ogni cittadini valuti da sé.


Il dieci per cento del reddito assorbito dalle voci fisse ¦
¦ Secondo le 17 associazioni del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, riunite ieri a Bari, «c'è il rischio di una progressiva distanza tra le Regioni più virtuose, dove i cittadini pagano magari anche costi più alti ma per servizi di qualità o a parità di qualità pagano molto di più, e altre regioni dove i cittadini non riescono ancora a ottenere servizi di qualità adeguata. Questo tipo di indagine è di grande importanza perchè permette un confronto tra i costi sopportati dai cittadini e l’impegno delle varie amministrazioni locali sul tema dei vari servizi pubblici». Complesivamente, Una famiglia italiana spende in media il 10% del proprio reddito per servizi e imposte strettamente legati al territorio di residenza. Lo studio sui “Costi di cittadinanza”, ovvero su quelle spese alle quali il cittadino non può rinunciare, venne avviato nel 2007 da Antonio Lirosi, il Mister Prezzi insediato da Romano Prodi alla guida dell'Osservatorio al ministero. Curatore della ricerca è Bernardo Pizzetti, dirigente del ministero dello Sviluppo economico.


Prelievo record

3.778 COSTO MEDIO SERVIZI È la cifra in euro che una famiglia spende all'anno nelle 14 città metropolitane .

4.025 COSTO SERVIZI A CAGLIARI È quanto una famiglia del capoluogo sardo deve pagare all'anno per i servizi .

3.178 COSTO SERVIZI A VENEZIA Nonostante que che si dice dei suoi prezzi, il centro lagunare è il più economico .

4.013 COSTO SERVIZI A ROMA Persino nella capitale si spende meno che a Cagliari per tasse locali e servizi