Rassegna Stampa

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Nieddu: "Impennata preoccupante di ricoveri, sempre più vicini alla soglia critica

Fonte: www.youtg.net
24 agosto 2021

Nieddu: "Impennata preoccupante di ricoveri, sempre più vicini alla soglia critica"

CAGLIARI. I contagi aumentano, la Sardegna è a un passo dalla zona gialla. L’analisi arriva dal numero uno dell’assessorato alla Sanità Mario Nieddu. “La situazione ci preoccupa perché c’è stata un’impennata di ricoveri, soprattutto nelle degenze di area medica non critica e questo ha portato la percentuale al 12 per cento e ci stiamo quindi pericolosamente avvicinando a quella del 15, la soglia critica per i passaggi di fascia”. L’assessore Nieddu tuttavia conta su “un’inversione di tendenza dei contagi, e speriamo di avere la possibilità che il territorio si faccia carico dei pazienti in modo che non vengano ospedalizzati”.

Non solo sale il numero dei contagiati, ma purtroppo si registrano anche decessi. “Soprattutto su persone non vaccinate”, precisa Nieddu che quindi vuole fare un ulteriore appello, “mi rivolgo a tutti affinché possano fare il vaccino, le persone più a rischio possono accedere agli hub senza prenotazione”. Chi si contagia arriva soprattutto dal Sud Sardegna. “Ci sono ancora assembramenti dovuti ad occasioni conviviali come feste private, basta solo un positivo per contagiare parecchie decine di persone”, dice Nieddu che fa un appello anche a chi ormai non usa più la mascherina “utilizzate sempre le misure di contenimento soprattutto laddove possono esserci assembramenti”.

La sanità in Sardegna oggi deve fare i conti anche con il caos nei pronto soccorso. “È dovuto al fatto che ci sono molti accessi impropri, dovuti al fatto che il territorio non sta forse facendo la sua opera di filtro come dovrebbe, altrimenti molti pazienti che chiedono una visita al pronto soccorso potrebbero essere trattati a domicilio”. E intanto è montata anche la polemica per le cure domiciliari consigliate dalla Regione. Si punta il dito contro la mancata approvazione da parte dell’Aifa. “Noi abbiamo semplicemente inviato un documento in modo da far conoscere ciò che la Regione aveva fatto, ma non c’è nessuna imposizione, nessuna intenzione di imporre un protocollo, solo uno strumento conoscitivo per gli operatori in prima linea nelle terapie domiciliari”.