Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ente lirico, debiti per 25 milioni di euro

Fonte: L'Unione Sarda
16 ottobre 2009

Conti in rosso nella gestione del teatro cagliaritano. Il sovrintendente: nessun allarmismo

I sindacati: il bilancio si chiuderà con 2 milioni di disavanzo

La notizia comunicata dalla direzione aziendale. I sindacati: «Spese ingenti somme la cui copertura non è esigibile».
Venticinque milioni di debiti e un bilancio che rischia di chiudersi con un disavanzo di almeno due milioni di euro. La stagione del Teatro lirico si apre con le note di protesta dei sindacati, messi in allarme dai dati comunicati martedì dalla direzione aziendale. «Siamo sbigottiti - spiega il coordinatore Rsu Luigi Sarigu - sapevamo delle difficoltà per i tagli del Fus, il fondo unico dello spettacolo, ma non che il bilancio fosse in rosso, visto che la stessa direzione ha fatto della propria gestione virtuosa un punto di forza e di eccellenza sbandierando il rientro dall'indebitamento e la chiusura dei bilanci in pareggio».
LA DENUNCIA Per far chiarezza sui conti e con i lavoratori (245 a tempo indeterminato, 300 in piena stagione) i sindacati - Rsu, confederali e autonomi - si riuniranno domani in assemblea per valutare la situazione e decidere eventuali azioni di lotta che potrebbero diventare eclatanti visti gli appuntamenti alle porte (il 22 la prima di Elisir d'amore). Al presidente della Fondazione (quindi al sindaco di Cagliari) chiedono una convocazione immediata e al sovrintendente la consegna della documentazione sulle spese 2009. Anche perché «bilancio in rosso vuol dire soffrire per anni e non poter garantire una buona programmazione dal 2010 in poi». Perciò, sottolineano i sindacati, «riteniamo indispensabile chiudere l'esercizio 2009 in pareggio anche a costo di interventi sulla programmazione, come peraltro annunciato dalla dirigenza per il 2010».
I TAGLI Non è un momento felice per i teatri d'Italia. A Cagliari il “Fus” assicura ogni anno 13 milioni di euro: con la Finanziaria 2008 se ne sono persi due, rientrati solo in parte con un successivo finanziamento di 900 mila euro. Ma non ci sono solo i tagli ai fondi ministeriali. Latitanti anche i fondi per il 2008 e 2009 della Provincia (sulla carta circa 800 mila euro l'anno ma il suo ruolo è piuttosto “ballerino”), assieme a quelli della Regione (9 milioni) e del Comune (circa 2 milioni e mezzo per rimborso spese di gestione) che sarebbero bloccati dal patto di stabilità. «La cosa che ci rode di più è che il nostro sovrintendente non si metta dalla parte dei lavoratori quando Governo e ministro ci accusano di essere la palla al piede degli enti», dice Sarigu.
REPLICA Dal canto suo il sovrintendente Maurizio Pietrantonio invita «a non fare allarmismi» e annuncia l'invio di una nota informativa ai sindacati per correggere alcune inesattezze. «Per ora c'è un'ipotesi di chiusura del bilancio in perdita ma è ancora tutto da verificare e ci sono tre mesi per poter intervenire. Questo teatro - dice Pietrantonio - ha una storia provata, che vanta risultati di alto livello e 5 bilanci consecutivi in pareggio certificati con tanto di premialità: non ci sentiamo abbandonati, le amministrazioni locali e Governo seguono la situazione con attenzione, anche se dobbiamo incominciare a interrogarci sul futuro anche in vista dell'apertura del parco della musica». (c.ra)

16/10/2009