Tamponi gratuiti alla stazione, 24mila da maggio: servizio possibile anche dopo settembre?
Da maggio sino a settembre, alla stazione ferroviaria di piazza Matteotti, dalla Croce Rossa Italiani tamponi antigienici gratuiti. I dettagli spiegati dalla presidente del comitato cagliaritano Fernanda Loche.
Tamponi antigienici gratuiti alla stazione ferroviaria di piazza Matteotti. Dalla Croce Rossa Italiana un servizio che da maggio a oggi è stato fondamentale, in nome della sicurezza anti-contagio, e che è arrivato a un numero di 24mila. E in vista del quasi certo obbligo di green pass, a partire dal 6 agosto, per accedere a un moltitudine di servizi, questo servizio potrebbe essere ancora più prezioso per tanti.
Un’attività di screening anti-Covid-19 iniziata, presso la stazione, a partire dallo scorso 15 maggio e che si protrarrà sino a tutto il mese di settembre 2021. Un progetto finanziato dall’Unione Europea e attivo al livello nazionale nelle maggiori stazioni della Penisola, come spiegato dalla presidente del comitato cagliaritano Croce Rossa Italiana, Fernanda Loche.
Nel corso di questa estate, visti i diversi casi di contagio verificatisi fra tante persone, questo servizio di screening gratuito si è rivelato un’ancora di salvataggio per moltissime persone. Non solo per una normale vita sociale, ma anche, e soprattutto, per la sicurezza dei più fragili. E il senso di responsabilità sembra essere diffuso fra i sardi. «Si presentano persone che devono andare a un matrimonio, viaggiare. C’è chi ha in casa una persona anziana o deve andare a farle visita».
Tutti i giorni, dunque, dalle 8 alle 13, sei ore di lavoro incessante per medici e volontari della Croce Rossa per la sicurezza dei sardi, in un luogo di passaggio e transito per eccellenza. Ma non solo. Perché sino a venerdì, dallo scorso 29 luglio, e in una fascia oraria prestabilita, è attivo lo screening gratuito anche per le 10mila persone impegnate alle prove preselettive relative al concorso del comune di Cagliari. E visti i tempi difficili, e il costo di un tampone, è davvero oro colato.
Tutti in fila dunque a partire dalle 8, e senza registrazione o prescrizione medica, ma attenzione a non sgarrare con gli orari. «Ogni giorno abbiamo un numero di tamponi programmato, che è di 300, non di più», spiega la Loche. Ragion per cui la 301esima persona rischia di dover tornare il giorno dopo. Unico “neo”, per chi rientra nel ventaglio dei 300, potrebbe essere la fila. Ma la presidente Loche spiega come esista un sistema che permetta alle persone di non aspettare sotto il sole tante ore.
«Quando ci si presenta la mattina per la preregistrazione e la prenotazione. Il sistema digitale, col supporto dei volontari, indica a ciascuna persona l’orario indicativo in cui presentarsi, di modo che l’attesa per ognuno non vada oltre la mezzora». Certo, questo sistema, per tanti motivi può non essere preciso, ma è pur sempre un utile metodo per evitare chilometriche code in fila.
Il virus corre in Sardegna, anzi galoppa, con la situazione che potrebbe preoccupare in vista dell’inizio della stagione autunnale. E allora possibile che questo servizio di tamponi gratuiti vada oltre il mese di settembre? Forse. «Se ce ne fosse bisogno, su indicazione al livello nazionale, si potrebbe andare avanti».