Troppo vicina a Terramaini, stop all’ampliamento della Città Mercato di Pirri: 500 lavoratori a rischio
La riqualificazione della megastruttura, che dovrebbe diventare la più grande della Sardegna, è inattuabile secondo i nuovi criteri del piano casa stabiliti dalla Regione. La Giunta Truzzu cerca di trovare un’intesa con gli uffici regionali: “Valorizzerà il territorio”. Ecco perchè i lavori non sono mai iniziati
Troppo vicino al parco di Terramaini: la riqualificazione del centro commerciale Marconi di Pirri è inattuabile, secondo i nuovi criteri del piano casa. Così la giunta Truzzu cerca l’intesa con la Regione per salvare il progetto e consentire l’ampliamento dello stabile. “La legge sul piano casa ha istituito una nuova fascia di rispetto che vieta nuove edificazioni nella fascia de 300 metri dalle zone umide”, ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Giorgio Angius, “poi però a febbraio ha istituto la procedura dell’intesa che adesso consente alla Regione di valutare caso per caso di mandare avanti progetti di rigenerazione urbana. No riteniamo che questo progetto sia candidabile e puntiamo a ottenere il va libera dell’assessorato regionale all’Urbanistica”. La storia: le società Gallerie Commerciali Sardegna srl e WRM Capital Asset Management, sono proprietarie dell’intera area di 52 mila 550 metri quadrati dell’isolato tra le vie Vesalio, Pisano e Ampere nella quale nel 1994 è stato realizzato il Centro Commerciale Marconi, importante punto di riferimento a livello metropolitano. L’edificio è ormai obsoleto, così, anche per salvaguardare i 500 posti di lavoro all’interno della struttura, i proprietari decidono di riqualificare lo stabile e di ampliarlo tramite il Piano casa.
Il progetto. Il piano casa dell’Auchan di Pirri prevede 57mila in metri cubi in più (che vanno ad aggiungersi ai 130950 esistenti) ed un numero di posti auto complessivo, in seguito agli interventi, pari a 2mila, più 40 per disabili. E la superficie di vendita passerà dagli attuali 15mila 863 metri quadri a 23mila 863 metri quadri, con un ampliamento di progetto pari a 8mila metri quadri. La galleria commerciale esistente sarà riorganizzata a e ristrutturata. Verrà ampliato l’atrio di ingresso dal parcheggio e ci sarà una nuova “mall” (zona da passeggio) con percorso quadrangolare e la superficie commerciale sarà estesa all’area attualmente riservata a piazza scoperta. Altri locali saranno ricavati grazie all’ ampliamento dell’edificio lungo il fronte ovest della struttura.
C’è però un problema: la vicinanza (entro i 300 metri) con la zona umida di Terramaini, zona protetta. Perché il piano casa vieta interventi capaci di modificare la conformazione degli edifici che ricadono nella fascia tutelata, proprio il caso del Centro commerciale di Pirri. Così il progetto di riqualificazione, già positivamente valutato dalle amministrazioni competenti, risulta allo stato inattuabile, perché prevede modifiche che eccedono la ristrutturazione edilizia e l’unico modo per superare l’ostacolo è quello dell’intesa tra amministrazioni (Regione e Comune di Cagliari), approvata nel febbraio scorso. Il 7 giugno 2021 arriva la richiesta dei privati per l’attivazione del procedimento “di intesa” per l’intervento di riqualificazione edilizia lo stabile. La giunta Truzzu ha accolto la proposta e parteciperà con due dirigenti (Evandro Pillosu e Salvatore Farci) alla procedura. Questo perché il progetto, tende “al miglioramento del rapporto percettivo esistente tra il tessuto edificato in cui ricade il Centro commerciale e l’ambito paesaggistico in cui si sviluppa, tra l’altro, la zona umida tutelata (laghetto di Terramaini), al miglioramento della sicurezza idraulica della zona nord della Municipalità di Pirri e alla salvaguardia dei posti di lavoro degli oltre 500 occupati a servizio del Centro commerciale”. Inoltre, perché “è prevista la creazione di nuove aree verdi, spazi e percorsi pubblici funzionalmente connessi al Parco di Terramaini”. La giunta scrive anche che, in attuazione della convenzione sottoscritta con il Comune nel 2018, la Società Gallerie Commerciali Sardegna ha già parzialmente completato la realizzazione delle seguenti opere: un canale a pelo libero che inizia nella parte finale di via Ampere – corrispondente all’intersezione con la via Pisano – e termina nel Canale di Terramaini. La sistemazione dei sottoservizi, la razionalizzazione della viabilità nell’area compresa tra la rotatoria, via Ampere e il compendio commerciale, “che – senza ridurre le aree verdi esistenti — ha consentito di perfezionare la gestione dei flussi veicolari in tutta l’area, compresi gli accessi al Centro Commerciale”. C’è poi un ponte stradale lungo via Pisano che scavalca il nuovo canale, ripristinando la viabilità esistente e un collettore fognario per le acque bianche lungo via Ampere.
Tutte opere, costate oltre due milioni di euro, collaudate nel febbraio 2020. Mentre la riqualificazione idraulica troverà completamento non appena perfezionati i procedimenti presupposti all’esecuzione della seconda fase dell’intervento, con la realizzazione, sempre a cura e spese dei privati di uno scolmatore a tre vie, che consenta l’ulteriore efficientamento idraulico del territorio.