Rassegna Stampa

Il Sardegna

Altro che scale mobili Castello è in rivolta «Inutili i tapis roulant il rione sta morendo»

Fonte: Il Sardegna
12 ottobre 2009

La protesta. Al Ghetto assemblea sulle emergenze del quartiere: coro di no alla ricetta di sindaco e giunta

I residenti: «Invece di spendere soldi inutili devono garantire sicurezza e tranquillità»

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

No alle scale mobili, sì alla tranquillità e all'ordine pubblico. Castello risponde con proteste e richieste alla conferenza del sindaco e della giunta sui fatti e sui progetti per il rione nobile della città.
DI TAPIS roulant e scale mobili nemmeno a sentirne parlare: vengono considerati sufficienti gli ascensori e il parcheggio Apcoa (semivuoto) di viale Regina Elena. I messaggi all'indirizzo del Comune sono partiti sabato dall'assemblea “La rocca di Castello dalla diagnosi alla cura”, organizzata al Ghetto degli Ebrei dalla circoscrizione di Castello. «Ma perché invece di spendere per scale mobili di cui non ci importa nulla», hanno chiesto gli abitanti nel corso dell'incontro, «non pensano a farci dormire la notte»? Stando ai residenti, il riposo nel rione è merce sempre più rara. Non si contano le petizioni e le chiamate alla polizia, contro un circolo che lavora fino alle sei del mattino. Ma le volanti non intervengono e il locale disturba indisturbato. E tra gli abitanti, almeno tra i pochi rimasti, monta l'esasperazione. «Ci piacerebbe che il Comune si impegnasse ad arginare lo spopolamento », chiede Maria Paola Morittu, del comitato per la Difesa di Castello e responsabile regionale di Italia Nostra per il patrimonio culturale, «dato che sembra ripetersi l'esodo di tanti anni fa dei castellani veri dal quartiere. Servirebbero fondi per il recupero delle abitazioni o per il contenimento degli affitti non distruggendo monumenti come palazzo Aymerich per costruire palazzine moderne». L'ACCESSIBILITÀ sarebbe un falso problema « Non ci sono già gli ascensori?», aggiunge la Morittu. Perchè fare tapis roulant e scale mobili coperti da pensiline in alluminio, sotto le mura? Verrebbe più gente in Castello se trovasse un rione migliore», prosegue la Morittu, «non un posto dove le auto corrono a 70 all'ora costringendo i passanti a appiattirsi al muro. Trovano invece un quartiere finto, di finti lampioni, finto selciato, facciate con spigoli in polistirolo e con l'anfiteatro della facoltà di Architettura che grida vendetta. Castello», conclude, «sta diventando un luna park che funziona la notte». Lo scrittore Giorgio Todde ha puntato l'indice su una città programmata senza una filosofia precisa. «Una giusta osservazione », gli fa eco il regista Enrico Pau, autore di un video sul rione, «quelle scale mobili poi sembrano davvero un corpo estraneo e come se non bastasse non piacciono nemmeno ai residenti. Purtroppo», conclude, «a causa di scelte architettoniche discutibili Castello è immerso in una una scenografia disneyana». Si difende Gianfranco Sequi, autorte del progetto dei percorsi meccanizzati: «L'obiettivo è quello di garantire la mobilità», spiega, «nessuno è depositario del verbo ricordo che le scale mobili e i tapis roulant sono amovibili in qualsiasi momento. Lancio un invito alla Morittu, a Mannoni e a Giorgio Todde: posizioniamo un segmento di scale mobili o tapis ruolant e valutiamo. Pens», conclude, «che in questa città ci sia ancora un po' di bigottismo culturale». Il presidente della circoscrizione Gianfranco Carboni ha attaccato la giunta per i “continui spot pubblicitari” ha elencato i mali del rione: la diminuzione progressiva dei residenti, la fuga dei giovani e l’innalzamento dell’età anagrafica, le troppe case sfitte, il decadimento della zona commerciale naturale.
«RICORDO», ha precisato Carboni, «che, il 19 settembre 2006, e’ stata trasmessa al consiglio comunale una proposta di modifica del regolamento imposta comunale sugli immobili (Ici), tendente ad arginare lo spopolamento e del caro affitti con un aumento della tassa per gli immobili sfitti ed una proporzionale diminuzione per quelli affittati a studenti, anziani o giovani coppie. E’ rimasta lettera morta». La circoscrizione mira alla creazione di una Coop sociale di disoccupati del rione per lavori di vari e manutenzione, alla ristrutturazione degli immobili ed alla promozione dello studentato diffuso (attraverso il coinvolgimento dell’Ersu) e un controllo puntuale e severo della Ztl. ¦


Lo “scambio” tra parcheggi e trasporto meccanizzato ¦
¦ Il progetto “lavori di realizzazione di un sistema coordinato di parcheggi di scambio e di trasporto meccanizzato nel centro storico” prevede: 1 parcheggio interrato di tre piani in via Cammino Nuovo, 4 tappeti mobili di collegamento tra via Cammino Nuovo e via dei Genovesi; 1 scala mobile di collegamento tra via S. Margherita e via Cammino Nuovo, 2 scale mobili di collegamento tra via S. Giorgio e via Cammino Nuovo; 3 tappeti mobili di collegamento tra via Cammino Nuovo e la base della Torre dell’Elefante; 1 tappeto mobile e 1 scala mobile di collegamento tra piazza Dettori e via Manno. Poi. Tre ascensori (due interni al parcheggio sotterraneo e uno, interno alle mura del Bastione di S. Croce, che mette in collegamento il bastoncino piemontese con la Via S. Croce, necessari perché l’uso delle scale mobili e dei tapis roulant è impedito ai disabili. Infine un bar-ristorante nel bastoncino piemontese.


Il sindaco
Il rifinanziamento ¦¦ Floris: «Ho già dato mandato agli uffici: sì al rifinanziamento dei trasporti meccanizzati».