SABATO, 10 OTTOBRE 2009
Pagina 15 - Attualità
Premi al merito, ma anche tagli allo stipendio. No della Cgil
ROMA. Taglio dello stipendio se non addirittura il licenziamento per i «fannulloni», premi al merito solo ai più «produttivi». Ecco la riforma Brunetta della pubblica amministrazione che ieri ha avuto il via libera definitvo del consiglio dei ministri. «In questo modo la pubblica amministrazione non sarà più una palla al piede e la lotta all’assenteismo diventerà strutturale», ha spiegato il ministro Renato Brunetta che prevede «un aumento della produttività del 20-30-40-50%» nei prossimi anni. «Una rivoluzione per modernizzare il Paese» ha aggiunto il premier Berlusconi. La riforma ha avuto la promozione nei giorni scorsi di Confindustria, ma anche da Cisl e Uil è venuto un sostanziale via libera. Bocciatura, invece, dalle dalla Cgil e dalle Rdb. Per la Cgil è «un grave attacco al diritto alla contrattazione». Ma ecco cosa prevede.
Le sanzioni. Sanzioni anche penali sono previste in caso di falsi certificati medici. Per il dipendente scatta il licenziamento con l’obbligo del risarcimento del danno, mentre il medico eventualmente corresponsabile sarà radiato dall’albo e licenziato. Il licenziamento è poi previsto per il ripetersi di assenze ingiustificate, il rifiuto senza motivi del trasferimento, la presentazione di documenti falsi per l’assunzione o per essere promossi, comportamenti aggressivi e molesti, condanna per reati contro la pubblica amministrazione e il prolungato rendimento insufficiente. Viene definito un catalogo di infrazioni particolarmente gravi assoggettate al licenziamento, che potrà essere ampliato, ma non diminuito, dalla contrattazione collettiva.
I premi. Sono previsti incentivi economici e di carriera solo per i meritevoli. Chi non merita non prenderà nulla. Il dipendente che si collocherà nella fascia di merito alta concorrerà per il bonus annuale assegnato alle performance eccellenti. Previste anche forme di incentivazione aggiuntive per le performances di eccellenza e per i progetti innovativi; criteri meritocratici per le progressioni economiche; accesso dei dipendenti migliori a percorsi di alta formazione.
I dirigenti. A loro il compito di valutare la performance dei dipendenti. Saranno sanzionati con la decurtazione della busta paga se non svolgeranno efficacemente il proprio lavoro. Per i nuovi dirigenti sono previsti sei mesi di formazione all’estero. Previste anche nuove procedure di accesso alla dirigenza per concorso per titoli ed esami indetto dalle amministrazioni.
Mobilità. «Sarà fatta, con le dovute garanzie, anche se il dipendente non è d’accordo» ha detto Brunetta, spiegando che potrà capitare che il dipendente sia spostato a seconda delle necessità in un’area dove è più utile. Promossa poi la mobilità sia nazionale che internazionale dei dirigenti.
La pagella. Nasce un’Autorità per rafforzare la valutazione e la trasparenza. Si tratta di un’apposita Commissione che ogni anno predisporrà una graduatoria di performance delle singole amministrazioni in base a cui la contrattazione ripartirà le risorse. E arriva anche una sorta di pagella dei dipendenti.
Trasparenza. Ogni amministrazione adotterà un programma triennale per la trasparenza. (m.v.)