DOMENICA, 11 OTTOBRE 2009
Pagina 1 - Cagliari
Folla alla traversata da Monte Mixi a Marina Piccola organizzata in vista della giornata della disabilità
Gregorini: «Dalle dismissioni militari gli spazi per le piste ciclabili»
Il vicesindaco Onorato: «I cagliaritani devono cambiare mentalità»
CAGLIARI. E’ stata una festa la passeggiata dal bunker di Monte Mixi a Marina Piccola che gli organizzatori hanno chiamato «traversata» perché in sogno quella è una tratta del grande viale alberato tra la via Roma e il Poetto, nella realtà delle strade cagliaritane è un pezzo di autostrada urbana pericolosa perché chiunque vada a piedi o in bicicletta in quel tratto rischia la vita o l’incolumità. Varie richieste sono state lanciate dagli organizzatori prima di muoversi verso il Poetto intorno alle 10, ad ascoltarli il vicesindaco Maurizio Onorato e l’assessore provinciale Valentina Savona.
Una di queste richieste può diventare il principio fondamentale cui l’amministrazione comunale potrebbe ispirarsi ogni volta che progetta uno spazio urbano: tenere conto dei problemi dei disabili, perché questo costituisce un miglioramento automatico della qualità urbana, a vantaggio di tutti. Le associazioni organizzatrici erano tredici e si sono raccolte attorno al Comitato a favore delle politiche per la mobilità libera, coordinatore delle attività e portavoce Antonello Gregorini. Che ha detto: «Sul tema della mobilità il Comune deve volare alto. Deve pensare a un unico viale che da via Roma arrivi fino al Poetto. Il Comune ha in cantiere un bel progetto, quello sulla pedonalizzazione e la ciclabilità del Poetto, per il quale sono stati stanziati e pronti da spendere 11 milioni di euro. E’ un bel progetto, ma Cagliari si merita una sforzo in più: fare un lungo viale fino alla via Roma. Lo spazio - ha continuato Gregorini - c’è. Nell’ambito delle dismissioni delle servitù militari lungo l’asse via Roma-Poetto possono saltar fuori cinque, sei metri nei quali ricavare l’alberatura e la pista ciclabile». Le due grandi aree sono l’autoparco e la caserma Villasanta, ma ci sono anche altri spazi sulla stessa linea che, «ricuciti», davvero darebbero continuità al vialone per ora soltanto immaginato. Se il Poetto resta una zona a sé, per quanto bello, sarebbe comunque un elemento di discontinuità. «Ci sono centri urbani dove i parchi attraversano tutta la città e consentono di passeggiare e andare in bicicletta: un’occasione anche per i turisti, ma è qualcosa che va fatto soprattutto per gli stessi cittadini». La «traversata» ieri è stata compiuta da circa duecento persone: in bicicletta, a piedi, in carrozzina. Il vicesindaco Onorato che è anche assessore alla viabilità ha ribadito come a Cagliari si debba prima di tutto scardinare una cultura: le poche pedonalizzazioni tentate, le iniziative che dovevano favorire l’alleggerimento del traffico urbano, pur efficienti, hanno sollevato la reazione negativa di varie categorie di cittadini e soprattutto la stragrande maggioranza dei cagliaritani non le ha neppure provate. «Noi - ha detto Gregorini - incoraggiamo invece il Comune verso l’adozione di soluzioni che migliorino la vivibilità urbana». Per il 3 dicembre, giornata mondiale della disabilità, il coordinamento delle tredici associazioni ha chiesto di poter allestire una mostra sulla disabilità nella Passeggiata coperta al Bastione: gliela concederanno?