Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sciopero Ctm, anziani e studenti a piedi

Fonte: L'Unione Sarda
12 ottobre 2009


Bus fermi e disagi per la protesta di quattro ore dei dipendenti

Disagi soprattutto per anziani e studenti ieri dalle 12 alle 16 per lo sciopero dei dipendenti della società che gestisce i trasporti pubblici.
«E adesso come faccio a tornare a casa?». Alle 12,45 Maria Cordeddu, 86 anni, «invalida al cento per cento», guarda la palina della fermata del Ctm di fronte al Leonardo. I led sentenziano implacabili Dalle 12 alle 16 sciopero . Maria Cordeddu è a Cagliari per alcune visite mediche e per tornare nella sua abitazione di Monserrato cosa fa? Blocca un pullman dell'Arst diretto ad Armungia chiede un passaggio all'autista che, mosso da compassione, l'autorizza a salire.
DISAGI Lo sciopero di quattro ore proclamato dagli autisti del Ctm ha causato disagi soprattutto a studenti dell'hinterland e anziani. Ma mentre i primi hanno ammortizzato il fastidio e dopo l'uscita da scuola sono tornati a casa a piedi o hanno atteso la ripresa del servizio in giro per la città, i meno giovani si sono dovuti arrangiare. Anna Piludu, in piazza Matteotti, attende soccorsi. «Sono appena arrivata da Arbus dopo due ore di viaggio e ora scopro che c'è sciopero. Spero solo che mia nipote sia disponibile per accompagnarmi a casa». A pochi metri, seduta sul cordolo di un giardinetto, Giorgia Valdes, studentessa all'Euclide, non sembra particolarmente adirata. «Abito a Pirri ed effettivamente questo sciopero mi ha causato molti disagi: dovrò tornare a casa a piedi». E la protesta dei lavoratori del Ctm? «Le loro richieste sembrano giuste, serve pazienza da parte di chi non ha potuto usare il bus». In ogni caso c'erano a disposizione alcune alternative: l'Arst e la metropolitana di superficie che collega il capoluogo con Monserrato. «C'è sciopero? Nessun problema per arrivare a Quartu salirò su una corriera dell'Arst», commenta Laura Murgia, studentessa del liceo Pitagora.
LA PROTESTA Alle 12 i primi pullman varcano i cancelli del deposito di viale Ciusa. Ad attenderli gli autisti che hanno appena concluso il turno di lavoro. «L'officina è bloccata, così come gli uffici amministrativi», commenta Sandro Putzu, della Cisl-Filt, quasi a voler esorcizzare la riuscita della manifestazione. Parte qualche fischio all'indirizzo di uno dei 35 autisti interinali assunti in vista dell'agitazione. «È un comportamento antisindacale - afferma Putzu - non sarà senza conseguenze». Alle 16 i numeri sono ufficiali. «Su 150 mezzi in circolazione durante il turno dello sciopero ben 132 sono rientrati in garage. Un successo che ci dà una forza eccezionale». I lavoratori e tutti i sindacati sono uniti. «Non chiediamo soldi, ma solo che l'azienda aumenti la sicurezza di autisti e passeggeri e la qualità del servizio», spiega Luigi Melis, della Rdb. «Il Ctm non vuole incrementare i tempi di percorrenza delle linee per non assumere personale. Il traffico è cresciuto e le corsie preferenziali spesso sono bloccate. Abbiamo sollecitato un intervento della Regione per le corse prova, ma niente. Non ci fermiamo qui: lo stato di agitazione continua».
L'INCONTRO La prefettura, dopo un sollecito della Commissione di garanzia sull'attuazione dello sciopero, tenta la via della conciliazione, ma a protesta ormai effettuata. Mercoledì sindacati e vertici del Ctm alle 10 si ritroveranno in piazza Palazzo. (a. a.)

10/10/2009